Consulenti, certificati e minusvalenze: perché convengono ai clienti

La loro popolarità è in ascesa poiché rappresentano una buona soluzione per chi ha necessità di utilizzare le minusvalenze fiscali. Stiamo parlando dei certificati d’investimento, dei quali si è occupato anche un articolo di Plus 24, l’inserto settimanale del Sole 24 Ore sul risparmio gestito. Chi ha necessità di utilizzare le minus per la compensazione (c’è una scadenza temporale di 4 anni per fare questo), vede nel certificato uno strumento pratico per farlo. I certificati, infatti, così come accade per le azioni, consentono di avere un credito fiscale scontabile nei 4 anni successivi sottraendo le eventuali minusvalenze dalle plusvalenze e pagando meno imposte sui guadagni.

Plus 24, in edicola sabato 6 marzo, ha interpellato il consulente indipendente Fabrizio Taccuso, che ha confermato quanto i certificati siano richiesti e molto interessanti in una logica di ottimizzazione fiscale. Il cf ha tuttavia messo in guarda dall’acquistarli in fase di collocamento: meglio prenderli in fase di negoziazione in modo da non pagare le commissioni. Con i certificati occorre poi valutare il prodotto caso per caso, è la chiosa del professionista, che sconsiglia sempre i prodotti a leva e invita a verificare che un determinato prodotto sia adatto a un determinato portafoglio, prima di proporlo al cliente.

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