Mediolanum, 1,5 milioni a Doris

Massimo Doris (nella foto), amministratore delegato di Banca Mediolanum, lo scorso anno ha incassato circa 1,5 milioni di euro per il suo lavoro, di cui 600mila euro come fisso per la carica di amministratore, 504mila euro di fisso come lavoratore dipendente, altri 400mila euro come remunerazione variabile di breve termine oltre a 7mila euro circa di benefit. Lo specifica la “Relazione sulla remunerazione” della banca controllata dalla famiglia Doris, depositata in vista dell’assemblea di bilancio del prossimo 15 aprile che dovrà anche nominare il nuovo consiglio.

La relazione spiega che “oltre agli indicatori generali (gate e obiettivi di performance) misurati a livello del conglomerato, la remunerazione variabile di breve termine dell’amministratore delegato è stata subordinata al raggiungimento di obiettivi”: la crescita delle masse gestite, lo sviluppo della distribuzione dei prodotti di protezione, l’evoluzione dell’iniziativa Flowe e la qualità del credito. La remunerazione variabile a target e massima attribuita a Doris è rimasta invariata rispetto al 2019: in particolare, la remunerazione variabile di breve termine massima al raggiungimento del 100% degli obiettivi rappresenta una componente pari al 26,7% della remunerazione complessiva assegnata.

Lo scorso anno in Banca Mediolanum è stato introdotto un piano di incentivazione di lungo termine rivolto ad alcune figure aziendali che ricoprono ruoli critici di elevata responsabilità e impatto sulla crescita del business e il governo del gruppo (“top key people”), tra i quali è ricompreso lo stesso Doris.

 

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