Consulenti, la meditazione salva i manager stressati

Stress da smart working? Secondo uno studio di Boston Consulting Group sarebbe la meditazione. Il lavoro da remoto, infatti, per molti manager e professionisti ha voluto dire la fine del bilanciamento tra vita e lavoro, con la conseguenza di un livello di stress che a un anno dall’inizio della pandemia ha toccato livelli d’allarme. Una situazione che, soprattutto agli esordi di questo periodo funesto, ha toccato molti consulenti finanziari, privati della possibilità di avere il contatto umano di sempre con clienti e colleghi o costretti a rimanere impelagati in lunghissime videoconferenze. La chiave per venire a capo del problema, però, l’ha fornita Boston Consulting Group.

Come si riporta su un articolo del Sole 24 Ore del 24 marzo, infatti, la famosa società di consulenza ha realizzato insieme ad Awaris lo studio “Balancing wll-being and performance in the virtual workplace” in cui ha intervistato 550 manager a livello globale. Le interviste sono state fatte prima e dopo un programma di sviluppo mindfulness di 10 settimane durante la pandemia. Ebbene, con il lavoro da remoto il 66% dei manager interpellati ha parlato di un aumento del livello complessivo di stress e l’81% fatica a stabilire limiti al proprio orario di lavoro, con conseguente perdita di di benessere e di produttività. Quelli che hanno partecipato al programma di mindfulness, invece, hanno evidenziato in media un miglioramento del 10% della loro emotività, del 15% del benessere psicologico e del 18% del benessere sociale.

E voi, cari consulenti e manager, come vi sentite in questo momento? Vi sentite più o meno stressati rispetto a una volta? Anche a voi è stata d’aiuto la meditazione? Se volete, scriveteci le vostre storie a [email protected].

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