Banche, nella giungla delle commissioni per i tassi negativi

Per ora i clienti consumatori sono salvi, un po’ meno i clienti persone giuridiche. A quest’ultimi, le banche iniziano a prevedere indirettamente tassi negativi, applicando spese di gestione della liquidità rapportate alla massa depositata sul conto.

Commissioni, come si legge su Il Sole 24 Ore, che scattano per giacenze medie superiori a 100mila euro e non solo applicate ai nuovi clienti, ma anche ai vecchi con modifiche unilaterali del contratto.

La prima a muoversi in questo senso in Italia fu UniCredit nel 2019, con l’annuncio dell’ex a.d. Jean Pierre Mustier. I clienti più facoltosi del banco che lasciavano cifre consistenti sul conto avrebbero visto trasferiti sui loro risparmi i costi sostenuti per il fenomeno dei tassi negativi. La commissione di Excess Liquidity era dello 0,5%. L’applicazione della percentuale partirà sui conti correnti della clientela imprese già in essere all‘1 marzo 2021.

Segue Bnl che lo scorso ottobre con efficacia da gennaio 2021 ha inviato alla clientela “non consumatrice” una proposta di modifica unilaterale valida anche per i vecchi clienti – una volta trascorsi i 60 giorni previsti dall’art.118 del Tub per la possibilità di recedere dal contratto senza penalità o spese.
L’importo sarà commisurato alla giacenza media presente sul conto e addebitato trimestralmente ogni 100mila euro.

Il 5 febbraio 2021 invece è stata la data dalla quale è entrata in vigore la commissione di liquidità rilevante prevista da Bper, ancora una volta per clienti con le stesse caratteristiche: non consumatori e in possesso di una giacenza media superiore ai 100mila euro. La voce è inserita a costo zero nel foglio analitico dei conti: ciò permetterà alla banca eventuali future manovre di variazione unilaterale dell’onere, già previsto a livello contrattuale.

Non manca il passo di Intesa Sanpaolo che riporta nei documenti informativi banca-cliente la voce relativa alla commissione sulla giacenza media mensile pari a 41 euro per unità dell’ammontare di 100mila euro cadauna, che corrisponde quindi allo 0,49% annuale.

Ma il vaso di pandora sulle commissioni per i tassi negativi è stato sollevato poche settimane fa da Fineco.  La banca ha inviato proposte di modifica unilaterale ai clienti, optando per la non variazione delle condizioni economiche del contratto ma lasciandosi la possibilità di chiudere il rapporto con il cliente stesso.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!