Creval-Credit Agricole: i valtellinesi temporeggiano

Prosegue serrato lo scontro per il controllo del Creval.

Credit Agricole Italia (CAI) ha ufficialmente chiesto al Credito Valtellinese, alla luce dell’offerta pubblica di acquisto totalitaria in corso, di posticipare l’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 19 aprile. La proposta prevede la richiesta di differimento del rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Creval alla prima data utile successiva alla chiusura dell’Opa, fissata per mercoledì 21 aprile 2021.

Ieri il cda dell’istituto valtellinese ha fatto sapere di voler esaminare la richiesta di rinvio. <<La richiesta sarà oggetto di esame da parte del cda>> si legge in una nota. Tuttavia nonostante l’accettazione della richiesta, i vertici di Creval restano del parere che il prezzo Opa non sia congruo.

Intanto per l’istituto valtellinese arriva la buona notizia: la Banca d’Italia, al termine del processo Srep 2020 (ovvero il processo di valutazione del rischio delle banche ed eventuali manovre di gestione), ha confermato i requisiti patrimoniali minimi per il gruppo. Al 31 dicembre 2020, infatti, i coefficienti patrimoniali su base consolidata, ha confermato Creval, sono ampiamente superiori e presentano anche un buffer di capitale tra i più elevati, << confermando la solitidità raggiunta dalla banca>>.

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