Agricole-Creval, è scontro all’ultimo sangue

Scontro a campo aperto tra Creval e Crèdit Agricole.

L’istituto francese poche settimane fa aveva proposto di rinviare il rinnovo del Cda della banca valtellinese dopo l’esito dell’OPA. Messaggio consegnato, ma l’interlocutore sembra non essere propenso ad ascoltare.

Infatti la Banque Verte ha segnalato che, a più di una settimana di presentazione della suddetta richiesta, sul sito internet dei valtellinesi non è pubblicata nessuna comunicazione a riguardo. Mossa che inasprisce le ostilità sottese.

D’altronde sarebbe un obbligo di Creval. Tale carenza informativa potrebbe risultare un autogol. La mancata tempestiva pubblicazione inficia il regolare svolgimento dei lavori assembleari e il corretto esercizio del diritto di voto nell’assemblea degli azionisti del Credito Valtellinese.

“Non si vedono i motivi per cui il cda” commentano da Agricole “non debba pubblicare, se non addirittura supportare, la proposta che è chiara neutrale e formulata nell’interesse del Creval e di tutti i suoi azionisti”.

Eleggere un nuovo cda in attesa dell’offerta esporrebbe l’istituto a ulteriori costi e oneri. In caso di successo dell’offerta,  Agricole sarebbe costretta a revocare il consiglio appena nominato per attuare un cambio di controllo conforme alle previsioni dell’autorità di vigilanza. Ciò costringerebbe gli amministratori revocati senza giusta causa a chiedere di diritto alla società il risarcimento dei danni. E tale indennizzo corrisponderebbe al compenso complessivo che avrebbero dovuto avere fino alla scadenza triennale del mandato. Oneri, che in caso di successo cradrebbero su Cai.

Il 19 aprile, data dell’eventuale cda, è vicino, il tempo stringe. Quale sara la prossima mossa?

 

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