“È fondamentale riportare fiducia e attenzione sul tema dei giovani”. Parte da questa considerazione l’Amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa per raccontare che il mondo del risparmio guarda a innovazione e sostenibilità come ricetta per andare oltre la crisi.
Questa visione è emersa dal convegno dal titolo “Risparmio ed energia, l’innovazione al servizio della sostenibilità” organizzato dalla banca del Leone e a cui hanno preso parte oltre a Mossa, il vicepresidente esecutivo di Erg, Alessandro Garrone e il rettore dell’Università degli studi di Genova, Federico Delfino.
Insieme hanno affrontato i temi legati al mondo dell’energia, dell’impresa e del risparmio ma al centro del dialogo si è imposta proprio l’attenzione per le politiche giovanili. L’Ad di Banca Generali Gian Maria Mossa ha sottolineato: “Da un punto di vista sociale è noto quanto tutto dipenda dalle nuove generazioni. La demografia, la famiglia, la crescita sostenibile passano da un clima di rinnovata fiducia tra i giovani. Poi c’è un tema di business: noi gestiamo patrimoni di famiglie importanti sulle quali questa incertezza pesa e si traduce in due problemi: da un lato dare continuità generazionale del patrimonio in una logica di protezione e dall’altro le preoccupazioni del periodo che rischiano di portare ad una allocazione non efficiente degli investimenti, con la preferenza per la liquidità per far fronte alle esigenze dei giovani, aiutarli a studiare, metter su famiglia e via dicendo”.
Un tema che, sotto un altro aspetto, riguarda anche specificamente il mondo delle reti. Qui Mossa spiega: “Il nostro settore sta attraversando un momento importante di crescita fortissima e contemporaneamente affronta un problema di ricambio generazionale. Bisogna creare le premesse, le condizioni per affiancare ai banker più esperti quelli più giovani per avviare un processo di apprendimento di una professione che richiede tempo, non solo per una questione di professionalità ma anche per la conquista di competenze relazionali. In questo il ruolo delle aziende è decisivo come lo è anche quello del governo che credo abbia in testa l’intenzione di affiancare i giovani in questi percorsi”.
Sul ruolo del governo in questa fase è intervenuto il vicepresidente di Erg Garrone che ha chiarito quali sono le aspettative delle imprese: “Speriamo arrivi un impulso immediato alla transizione energetica e digitale e, guardando in prospettiva più lontana, ci auguriamo di trovare nell’esecutivo un partner di progettazione che investa in reti e infrastrutture, e in una serie di elementi che vanno programmati non ad un anno ma con un orizzonte di almeno dieci anni”.
Infine sui giovani e sulla loro sensibilità legata all’importanza della transizione energetica, il rettore dell’Università di Genova ha sottolineato: “C’è molta consapevolezza negli studenti rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare in ambito di transizione energetica per abbandonare definitivamente un mondo alimentato da combustibili fossili per approdare ad uno basato sulle fonti rinnovabili. I nostri studenti ci fanno costantemente notare come la necessità di un cambiamento delle politiche energetiche sia decisivo. Sistematicamente presentano spunti e idee per portare avanti innovazioni in questa direzione. Questo ci fa davvero ben sperare per il futuro”.