Creval, Crèdit Agricole ferma i rilanci
I francesi proprio ieri hanno ritoccato l’offerta per Creval, passando da 10,5 euro a 12,2 per azione, più 0,3% se le azioni superano il 90%. Insomma Agricole non ha mezzi termini: vuole portare a casa l’operazione, cercando di spegnere eventuali speculazioni rispetto a ipotetici futuri ulteriori miglioramenti dell’offerta.
A quest’ultima, ieri sono state apportate 23.088 azioni, portando il totale a 10.696.536 azioni, pari al 15,63% dei titoli oggetto dell’offerta. L’andamento del titolo in Borsa segnala l’allineamento con la proposta francese. Probabilmente ha influenzato anche l’arrivo del governo Draghi ha apportato riflessi importanti sul settore bancario.
Per Maioli l’offerta rivista è “un riconoscimento importanti per tutti i soci Creval a conferma della bontà del progetto” e aggiunge: “punta alla valorizzazione del territorio e al sostegno all’economia reale”.
Mettendo sul piatto 140 milioni sul piatto pochi giorni prima della scadenza dell’offerta, fissata il 21 aprile, Agricole Italia mette in discesa l’operazione valutando Creval 0,47 volte in più rispetto al patrimonio tangibile.
Si attende adesso la risposta del credito valtellinese all’aumento dell’offerta, che alla prima proposta aveva risposto con un netto diniego.
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