Consulenza, saper giudicare con la morale

Qui le precedenti puntate:

Consulenti, dilemmi etici per investire
Consulenti etici sì, ma anche consapevoli
Consulenza, l’immaginazione morale del professionista

La quarta abilità morale della competenza etica del professionista è definita “giudizio morale” e si riferisce all’attività mentale cosciente, deliberata, impegnativa nell’assumere informazioni su persone, situazioni e opzioni di azioni per giungere a una conclusione su ciò che è giusto o sbagliato.

Non solo intuizione
In particolare, l’individuazione dell’azione eticamente corretta si basa su una analisi consapevole e razionale delle diverse motivazioni morali che si riferiscono alle diverse teorie (conseguenzialismo etico, edonismo, relativismo sociale, relativismo culturale, utilitarismo e deontologia kantiana). In questo modo si dovrebbe arginare un giudizio morale basato esclusivamente sull’intuizione, che generalmente porta a valutazioni emotive, inconsapevoli e spesso contraddittorie. Come sviluppare l’abilità del giudizio morale? Lo strumento ideale è il “dilemma etico”, secondo questa check list.

Sei tappe diverse
1) Identificazione del problema etico: situazione e soggetti coinvolti. 2) Analisi della situazione problematica e dei portatori di interesse coinvolti. 3) Identificazione delle alternative di soluzione e motivazioni alla base delle stesse. 4) Analisi etica delle motivazioni in relazione alla teoria morale di riferimento. 5) Riflessione critica etica e valutazione delle alternative di soluzione. 6) Decisione circa l’azione eticamente accettabile. Il modulo di check up della abilità della immaginazione morale è disponibile al link: ispri.ng/mxQVN e altre risorse circa la competenza etica: ispri.ng/69p2W

 

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