Aedes-Risanamento, mal comune…

La società guidata da [p]Luca Castelli[/p], dopo aver annunciato venerdì l’avvio di un’operazione sul capitale da 150-200 milioni per far fronte all’elevato indebitamento, ha perso nella sola giornata di ieri circa il 19% mentre alle 10 di oggi segna già un rosso del 7%, a 0,98 euro.
 
 
Allo scenario non certo favorevole, e al generale clima di scarsa fiducia degli investitori per il mercato immobiliare, si aggiunge poi la delicata situazione finanziaria e patrimoniale delle due società quotate che faticano a trovare soci.
 
 
Risanamento, che ieri ha perso il 4%, ha presentato infatti nell’ultimo bilancio un indebitamento netto di gruppo arrivato a toccare quota 2,5 miliardi di euro, in forte aumento rispetto ai 1,7 miliardi di fine 2006. 
 
 
Proprio per mettere una pezza a questa situazione, secondo rumors di stampa, la società guidata da [p]Luigi Zunino[/p] (nella foto) avrebbe dato in pegno a Intesa Sanpaolo le quote detenute nell’ex area Falck e sulla partecipazione del 10% di Ipi.
 
 
Ma la società immobiliare avrebbe anche manifestato una sorta di “promessa ipotecaria” sui due progetti, Falck e Santa Giulia, la cittadella firmata dall’architetto britannico Norman Foster che sorgerà nell’area di Montecity-Rogoredo, in cui sono riposte gran parte delle speranze di Risanamento per uscire dall’impasse.
 
 
Un aiuto in questo senso era già arrivato a fine aprile, quando l’istituto bancario guidato da Corrado Passera aveva garantito a Risanamento un finanziamento ponte da 150 milioni diviso in due tranche: la prima da 60 milioni con scadenza 30 settembre 2008 e una seconda da 90 milioni con scadenza a 12 mesi dalla data di sottoscrizione del finanziamento.
 

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