Questo dinamismo sul fronte reclutamento sta riguardando particolarmente il centro e il sud Italia.
A Roma, per esempio, l’ufficio di via Porpora è stato rafforzato con l’arrivo di sei promotori finanziari provenienti da Banca della Rete: Valerio Tedeschi, Claudio Tulli, Andrea Sermoneta, Massimo Camolese, Antonio Argenio e Alberto Rita. A Frosinone, è invece entrato nella squadra Daniele Petrillo, ex Banca Mediolanum. La lista dei nuovi ingressi prosegue con Antonino Mallamacci (ex bancario) a Reggio Calabria, Giancarlo Zappia (ex Banca Network Investimenti) a Salerno, Michele Nunzio Paoletti (ex Popolare di Puglia e Basilicata) a Montesarchio, Paolo Petrocelli e Ciro Salerno (entrambi ex Banca Generali) a Salerno, Elia Santosuosso da Banca Mediolanum ad Angri, Maurizio Zuppiroli (ex Xelion) a Bologna, Giuseppe Denaro (ex Cassa di Risparmio di Firenze) a Taranto dove opererà come district manager, Marco Schiavon (ex Fideuram) a Mestre, Gianni Innocenti (Banca Mediolanum) e Franco Cammilli (San Paolo Invest) che entrano a Firenze nel gruppo del regional manager Marina Magni.
Perché così tanti promotori sono allettati dall’offerta di Mps?
Mario Incrocci, responsabile nazionale della rete che conta oltre 700 professionisti, ritiene che dietro questo risultato ci sia “un marchio di prestigio apprezzato dai clienti. Un azionista che ha puntato anche sul canale della promozione finanziaria e offre continuità e certezza al progetto di Banca Personale. E un progetto che racchiude tutti gli elementi che contribuiscono al successo di un pf: la completa indipendenza nel collocamento permette di servire al meglio il cliente e, conseguentemente, fidelizzarlo e motivarlo a dare ancora più fiducia”.