Creval-Agricole, slitta la nomina del successore. Si tratta per l’uscita di Lovaglio

Anche se da più di una settimana Credit Agricole Italia ha chiuso con successo l’opa nei confronti di Creval, diventandone quindi proprietaria con oltre il 90% del capitale, tarda ancora la conseguente nomina del nuovo ad e del nuovo cda, in carica da meno di tre settimane. Smentendo di fatto l’ipotesi di un possibile annuncio ufficiale al momento della diffusione dei dati della prima trimestrale dell’anno di Creval, che in realtà non è arrivato.

Infatti, se nella giornata di ieri, Creval ha comunicato agli investitori e alla stampa di aver chiuso i primi tre mesi del 2021 con un risultato netto pari a 28 milioni di euro, in crescita del 10,6% rispetto al corrispettivo dello scorso anno, e con un margine di interesse pari a 84,5 milioni di euro (+4,7% rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020), di contro ha fissato la nomina del nuovo cda per il trienno 2021-2023 e la determinazione del relativo compenso al 18 giugno 2021, giorno in cui è stata convocata l’assemblea degli azionisti. Dichiarando, comunque, di voler assicurare “l’unitarietà degli indirizzi gestionali e strategici all’interno del Gruppo Crédit Agricole, con spirito collaborativo e costruttivo” e di “consentire la più serena successione nella gestione della Banca”.

Secondo quanto evidenziato dal Sole 24 Ore, il ritardo nella nomina del successore sarebbe da imputare al trattamento economico di uscita dell’attuale ceo di Creval, Luigi Lovaglio, e alla manleva.

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