Banche, Credem: utile trimestrale e raccolta in crescita a doppia cifra

Credem ha archiviato il primo trimestre dell’esercizio in corso con un utile netto consolidato di 62 mln di euro, in crescita del 52,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 dopo aver spesato 14,8 mln di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà e sei mln di oneri di integrazione con Cassa di Risparmio di Cento.

I prestiti alla clientela hanno raggiunto i 29,6 mln di euro, in aumento del 13,2% rispetto al primo trimestre del 2020. I mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 642,5 milioni di euro (+112,5% rispetto al primo trimestre del 2020). Nei primi tre mesi dell’anno Credem ha acquisito oltre 23 mila nuovi clienti e la raccolta complessiva da clientela è cresciuta del 20,5% rispetto a marzo 2020 a 81,6 miliardi di euro.

Il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) si è ulteriormente ridotto, al 2,8%, con livello di copertura comprensivo dello shortfall al 61,4% sui crediti problematici ed all’87,4% sulle sofferenze. Il costo del credito è pari a 5 punti base. Il CET1 Ratio del gruppo al 15,6% è stabile rispetto a fine 2020. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono stati pari a 0,5 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche nette di valore su crediti si sono attestate a 3,7 milioni, in calo del 77% rispetto ai 16,1 milioni a fine primo trimestre 2020. I crediti problematici totali netti sono pari a 402,2 milioni di euro, in calo del 17,7% rispetto ai 488,7 milioni di euro a fine primo trimestre 2020.

“I risultati dei primi mesi dell’anno evidenziano come il gruppo stia contribuendo, con una significativa crescita dei prestiti personali, del credito al consumo e dei finanziamenti alle imprese, a sostenere i consumi e gli investimenti nel Paese – ha affermato Nazzareno Gregori, il direttore generale – sarà inoltre fondamentale, grazie alle competenze dei consulenti del gruppo, continuare ad affiancare i clienti in una sana e virtuosa gestione dei propri risparmi in uno scenario di tassi negativi, anche verso investimenti a supporto dell’economia reale per favorire la ripresa economica e lo sviluppo di politiche di crescita più sostenibili”.

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