UBS tocca il fondo, Marchionne confermato nel board

Il Governance and Nominating Committee ha completato la revisione della Corporate Governance della banca ed emanato il nuovo regolamento organizzativo che entra in vigore con effetto immediato.

L’elemento distintivo della nuova Corporate Governance consiste nella chiara demarcazione dei ruoli e delle responsabilità del Consiglio di Amministrazione e della Direzione esecutiva e nel rafforzamento della funzione di sorveglianza del Consiglio di Amministrazione mediante l’attività dei suoi comitati.

”Riportare UBS alla sua posizione di leadership è stata l’assoluta priorità che mi sono posto al momento di insediarmi in occasione dell’Assemblea generale ordinaria del 23 aprile 2008”, ha affermato il Presidente, Peter Kurer.

“Abbiamo compiuto un importante passo avanti introducendo una netta separazione delle mansioni tra il Consiglio di Amministrazione e la direzione esecutiva e abolendo il Chairman’s Office. Grazie al Governance and Nominating Committee abbiamo ottenuto risultati tangibili in pochissimo tempo e sono fiero dei progressi compiuti. Soddisfiamo i requisiti per espletare il nostro mandato con efficacia e rigore.”

Quattro membri del Consiglio di Amministrazione hanno deciso di dare le dimissioni e al fine di eleggere i loro successori è stata indetta un’Assemblea generale straordinaria per il 2 ottobre 2008. L’annuncio dei nuovi membri avverrà a tempo debito prima di tale data. Sergio Marchionne (nella foto) è nominato Senior Independent Director e manterrà altresì la sua funzione di Vicepresidente non esecutivo.

Il Consiglio di Amministrazione e lo Strategy Committee proseguono la verifica della posizione strategica della banca e delle sue attività.

Il colosso svizzero nelle ultime sedute è arrivato a prezzare ai minimi degli ultimi dieci anni dopo un crollo del 65% solo negli ultimi 12 mesi. A pesare sul gruppo, come se non bastassero i 38 miliardi di dollari di svalutazioni già contabilizzate, sono le voci di nuovi possibili drawdowns relativi agli asset in portafoglio che potrebbero portare nuove perdite per  3,9 miliardi di dollari.

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