Si allarga la pattuglia di big bank che offrono o intendono offrire alla propria clientela servizi sulle criptovalute. Secondo quanto riportato da Bloomberg, anche Ubs starebbe infatti ora pianificando di offrire nuovi servizi di investimento legti alle valute virtuali.
La banca svizzera starebbe nel dettaglio, in base a quanto riportato anch da Cryptonomist.ch, esplorando (anche se ancora sarebbe alle prime fasi di studio del settore) i modi diversi per offrire la possibilità ai propri clienti di investire in criptovalute, ma ancora non sono dati sapere ulteriori dettagli. Come specificato da Bloomberg, gli investimenti si riferirebbero comunque a una piccola parte del portafoglio di questi clienti, visto che la volatilità del mercato delle criptovalute fa ancora paura. Inoltre, per far ciò, probabilmente la banca svizzera si appoggerà a servizi di terzi e forse ad aziende americane.
UBS e gli investimenti in tecnologia
L’ad del colosso elvetico, Ralph Hamers, starebbe anche cercando di capire come tagliare i costi e digitalizzare le operazioni della banca utilizzando anche l’intelligenza artificiale per capire a chi vendere più prodotti. UBS non è nuova a questo tipo di iniziative tecnologiche visto che infatti la banca spende circa tre miliardi e mezzo di dollari proprio per modernizzare le proprie infrastrutture.
Le banche e le criptovalute
Già altre banche come BNY Mellon e Deutsche Bank e fondi di investimento come Blackrock hanno deciso di entrare nel settore delle criptovalute come per esempio anche Citigroup e JP Morgan.
UBS sarebbe infatti preoccupata di perdere una parte dei propri clienti se non inizierà ad offrire questa tipologia di investimenti.
Lagarde, Presidente della BCE, invece, proprio qualche giorno fa aveva dichiarato che le banche non sono interessate a comprare criptovalute anche se ha appoggiato l’idea delle valute digitali delle banche centrali per ostacolare la diffusione dell’uso delle stablecoin che secondo lei sarebbero una minaccia alle valute nazionali.