Fondi, la raccolta raddoppia. Generali davanti a tutti

Il risparmio gestito sfiora quota 30 miliardi di euro di flussi netti positivi nei primi tre mesi del 2021. Una cifra doppia rispetto all’intero 2020, anno certamente sui generis ma che si era ugualmente chiuso con un dato positivo per 14,5 miliardi. Il nuovo record di patrimonio, certificato dalla mappa trimestrale Assogestioni, ammonta a 2.469 miliardi di euro, con le gestioni collettive che tornano a superare complessivamente le gestioni di portafoglio. Le prime si attestano a 1.242 miliardi mentre le seconde a 1.227.

Un sorpasso che si basa in particolare sul dato dei fondi aperti che nei primi tre mesi dell’anno raccolgono oltre 18,6 miliardi di euro. Di questi, ben 13 miliardi si riferiscono ai fondi di lungo termine azionari. A seguire troviamo i bilanciati con 4,3 miliardi e gli obbligazionari con 2,8 miliardi. In territorio negativo per raccolta da inizio anno i flessibili che lasciano sul terreno 2,7 miliardi.

Tra le gestioni di portafoglio, il cui dato di raccolta complessivo è positivo per 9,9 miliardi di euro, le gestioni di prodotti assicurativi fanno registrare afflussi per 3 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio retail si posizionano a 2,5 miliardi.

Fonte: Assogestioni. Tavola 1 sintesi del trimestre – Industria del risparmio gestito

 

Oltre un quarto dei fondi aperti è sostenibile

Un importante elemento di novità della mappa trimestrale Assogestioni riguarda l’universo dei fondi aperti analizzato in relazione all’entrata in vigore, lo scorso 10 marzo, della Sustainable Finance Disclosure Regulation.

Su un patrimonio promosso dei fondi aperti pari a complessivi 1.063 miliardi di euro, 276 miliardi, il 25,9% del totale, considerano le variabili ambientali e sociali nella politica di investimento. Il 90% di tale patrimonio promosso promuove caratteristiche ambientali e/o sociali e rientra nell’art.8 mentre il 10% ha specifici obiettivi di sostenibilità ed è classificabile come prodotto “articolo 9”. Per quanto riguarda le asset class su cui investono i fondi di lungo termine, la più rappresentata è l’azionario con il 36,1%, seguita a stretto giro dall’obbligazionario al 29,6%. Chiudono flessibili e bilanciati rispettivamente al 16,9% e 13,4%.

“L’offerta di strumenti di finanza sostenibili sviluppati dalle società di gestione rende possibile la mobilitazione dei capitali a favore delle imprese che più si impegnano nel cammino verso la sostenibilità promosso dalle istituzioni europee e nazionali”, ha commentato Manuela Mazzoleni, direttore Sostenibilità di Assogestioni. “Il peso crescente e già significativo degli investimenti sostenibili sul totale mostra come gli investitori italiani siano pronti a contribuire con i propri risparmi alla sfida della transizione ecologica”, ha completato.

Numeri destinati ad aumentare, e velocemente, nel tempo se consideriamo che da inizio anno al 31 marzo 2021 la raccolta dei fondi aperti sostenibili in termini di patrimonio promosso è stata superiore ai 18 miliardi su un totale di 15,7 miliardi, permettendo, dunque, non solo una conclusione del trimestre in territorio positivo, ma contribuendo in modo decisivo al dato di raccolta complessivo dell’industria.

A livello societario il gruppo Generali domina la classifica degli afflussi con quasi 8 miliardi di afflussi. Come fa sapere la stessa società con una nota, il risultato di raccolta registrato dal Gruppo Generali ha beneficiato, oltre che delle dinamiche positive di mercato, di nuovi mandati assicurativi con clienti esterni al Gruppo, oltre che di flussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione.

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