Reti, il 2021 inizia col botto

Nei primi tre mesi dell’anno le reti di consulenti finanziari realizzano una raccolta netta pari a 13 miliardi di euro, con una crescita dell’11,9% a/a e del 4,5% rispetto al trimestre precedente. La componente gestita del portafoglio traina lo sviluppo dell’attività delle reti di consulenza; il bilancio trimestrale realizzato in tale ambito è, infatti, positivo per 10,2 miliardi di euro e rappresenta il 78,8% dei volumi totali di raccolta rilevati, nel periodo, per le reti di consulenza. La crescita degli investimenti netti è, pertanto, pari all’1,6% rispetto ai tre mesi precedenti ed assume valenza più rilevante nel confronto con il primo trimestre del 2020, quando la raccolta netta era pari a 88 milioni di euro. Il risultato ottenuto nel comparto del risparmio amministrato, includendo la liquidità, è positivo per 2,8 miliardi di euro e raggiunge un livello più sostenuto rispetto ai tre mesi precedenti (+16,8%) ma in decisa contrazione nel confronto con il primo trimestre del 2020 (-76%), quando il flusso netto di risorse era positivo per 11,5 miliardi di euro (v. Rapporto trimestrale – L’attività delle reti di consulenti finanziari abilitata all’offerta fuori sede)

Paolo Molesini, Presidente dell’Associazione, commenta: “Il quadro congiunturale di questi primi tre mesi è ancora caratterizzato da incertezze e instabilità e gli italiani cercano segnali di ripresa per tornare ad essere fiduciosi e ottimisti. In tale contesto, il significato dei risultati ottenuti dalle reti di consulenza va oltre il nuovo record di raccolta; è la chiara espressione del sostegno offerto dalle nostre Associate alle famiglie ed è un elemento di certezza in grado di creare valore nell’interesse del Paese.”

Risparmio gestito

Nell’ambito del risparmio gestito la crescita tendenziale coinvolge tutte le macro famiglie di prodotto; per le gestioni patrimoniali individuali e per i prodotti assicurativi la dinamica trova conferma anche in termini congiunturali. Tra gennaio e marzo la raccolta netta diretta in quote di Oicr è positiva per 3,7 miliardi di euro, risultando in forte crescita rispetto ai dati del medesimo periodo del 2020 quando il bilancio era negativo per 2,4 miliardi di euro come conseguenza delle vendite realizzate nel mese di marzo (-6,7% vs il quarto trimestre 2020). Le scelte di investimento privilegiano principalmente i fondi esteri aperti (4,3 miliardi di euro) ed in particolare i fondi azionari; la raccolta trimestrale è positiva anche per i fondi chiusi mobiliari (193 milioni) seppure in rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, mentre per i fondi aperti italiani aumenta il gap tra riscatti e sottoscrizioni (-687 milioni). Più che quadruplicati (+313% a/a) i volumi netti realizzati sulle gestioni patrimoniali individuali pari a 2,1 miliardi di euro (+17,8% vs quarto trimestre 2020); si conferma la prevalenza degli investimenti sulle gestioni patrimoniali in fondi (Gpf) sulle quali confluisce il 91,7% delle risorse nette. La raccolta netta sui prodotti assicurativi è positiva per 4,2 miliardi di euro in aumento del 141% a/a (+7,9% vs quarto trimestre 2020). La crescita coinvolge le polizze a maggiore contenuto finanziario (unit linked +355% a/a; polizze multiramo +37,4% a/a); in controtendenza i volumi di raccolta delle polizze vita tradizionali (-8,9% a/a).

Risparmio amministrato

Nei primi tre mesi, la raccolta netta sulla componente amministrata strettamente finanziaria è negativa per 212 milioni (-1,2 miliardi nei tre mesi precedenti; 2,4 miliardi nel primo trimestre 2020); il bilancio è in rosso per i titoli di debito, corporate (-947 milioni) e pubblici (-410 milioni), e per i certificate (-38 milioni), mentre per le azioni (404 milioni) e gli exchange traded product (535 milioni) continuano a prevalere gli ordinativi di acquisto. La liquidità netta confluita su conti correnti e depositi è prossima ai 3 miliardi di euro; i livelli di raccolta si confermano significativi seppure in contrazione rispetto ai tre mesi precedenti (-16,2%) ma soprattutto nel confronto con il primo trimestre del 2020 quando le risorse nette accantonate su conti correnti e depositi era pari a 9,1 miliardi di euro.

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