Intesa vuole guidare la ripresa
L’integrazione con Ubi, si capisce, ha dato un boost particolare al gruppo rafforzandone la struttura. Ha portato la raccolta complessiva a oltre 550 miliardi di euro e impieghi per 250 miliardi di eruo. Da inizio anno il gruppo ha già erogato prestiti per circa 20 miliardi di euro, in netto progresso – circa del 5% – rispetto ai primi cinque mesi del 2020.
Insomma la salute di Intesa è più che buona. La stessa dirzione Studi e Ricerche del gruppo Intesa, guidata dal capo economista Gregorio De Felice, ha rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil dello 0,9% al 4,6% nel 2021.
Secondo gli analisti, l’economia italiana potrebbe avere un forte rilancio, contando su una ritrovata competitività, con un diffuso guadagno di quote di mercato. La possibilità è coadiuvata dalla prospettiva di un’economia più digitalizzata e sostenibile che può offrire opportunità di rafforzamento a tutto il manifatturiero.
Con la nuova strutturazione della Banca dei Territori, Intesa punta a rafforzare la presenza nel mercato di famiglie e imprse. Ma non macheranno le sfide, chiaramente: come lo stock di moratorie sui pagamenti. Ma De Felice è di un altro avviso: lo strumento ideale per supportare le imprese è un rifinanziamento che vada a rinegoziare i prestiti in moratoria, allungandone la durata ove possibile fino a 20 anni.
Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!