Banche, il risiko spinge la Borsa

Una telenovela cilena, o una serie tv deglli anni novanta, in questo momento non avrebbe lo stesso appeal del risiko bancario italiano, che è talmente seguito e sottosservazione da spingere le quotazioni in Borsa e cambiare un po’ di carte in tavola.

I titoli del credito hanno messo a segno una performance media del 78%, recuperando praticamente il terreno perso lo scorso anno. Le attese sono per un nuovo balzo: il motivo è la rottura da parte dell’indice Ftse Mib della soglia psicologica dei 25mila punti.  Livello che negli scorsi 12 anni era sempre rivelato come resistenza invalicabile lasciando l’indice italiano lontano dai massimi storici posti a 44mila punti.

E da dove arriverà la spinta? Secondo gli analisti, e secondo L’Economia de Il Corriere della Sera, l‘energia verso il rialzo arriverà dai titoli finanziari e bancari che hanno un peso significativo sul listino delle blue chip, tipo Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste Italiane – che guidano la classifica per capitalizzazione.

Ma le aspettative sono più inclusive e riguardano i titoli di credito quotati soprattutto per le ipotesi di aggregazione che alimentano l’appeal speculativo.

Mediobanca Securities ha da poco emessouna ricerca dal titolo “All in on M&A” nella quale si dichiara convinta che finalmente assisteremo ad un consolidamento tra gli istituti italiani, anche in lue agli ostacoli rimossi dalla Bce. Le banche hanno approfittato infatti per pulire il proprio bilancio da crediti deteriorati, mentre gli incentivi fiscali aiutano le ristrutturazioni legate alle aggregazioni.

Per questo l’inserto economica del Corriere ha deciso di fare il punto sulle prospettive principali dei titoli bancari in Piazza Affari, per capire “chi ha più fiato per correre”. Dall’analisi emerge che unicredit contende lo scettro a Intesa lo scettro di prima banca italiana e per prendere slancio ha da tempo nel mirino un’operazione di carattere straordinario. Per questo gli analisti di Credit Suisse hanno alzato il giudizio da 8,8 a 12,5: “continuiamo a vedere potenziale di rialzo”.

Di Intesa, invece, Credit Suisse apprezza il modello diversificato di business. La differenza di gradimento si nota sulla perfomance. L’istituo di Gae Aulenti da inizio anno sale del 47%, Intesa “solo” del +27%. Ma le aspettive sono a lungo periodo.

Occhi anche su Bpm che potrebbe a vreve manifestare un concreto interesse “per una parte delle attività di Mps”.

 

 

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