Bnl Bnp Paribas LB, prima la persona poi il consulente

In questo nuovo appuntamento con i protagonisti della formazione delle banche-reti dei consulenti finanziari, BLUERATING incontra Luca Romano (nella foto), deputy head della rete Bnl Bnp Paribas Life Banker. Il modello di business della rete di Bnl Bnp Paribas mette al centro il consulente finanziario, dà centralità alla persona e sulla persona vuole investire.

Punto d’ingresso
“Il consulente finanziario”, spiega Romano, “è un po’ il punto di ingresso per il cliente nell’universo di soluzioni di Bnl Bnp Paribas in Italia e come tale viene posto al centro delle nostre attenzioni di formazione”. Sino dall’istituzione della rete dei life banker di Bnl Bnp Paribas, solo 7 anni fa, è stata curata l’evoluzione professionale dei consulenti finanziari per poter cogliere i trend tipici del mercato. “Già dalla nascita”, continua Romano, “siamo andati un po’ oltre andando a ridisegnare il ruolo del consulente verso un consulente a tutto tondo, un consulente patrimoniale. Per questo è stato chiamato Life Banker. Direi che la formazione ha un ruolo non solo strategico ma anche fondante. Abbiamo fatto investimenti importanti e continueremo a farli, puntando in particolare su tematiche inerenti alla pianificazione e alla tutela patrimoniale. Due anni fa per esempio abbiamo lanciato anche un master in consulenza patrimoniale”. Prima delle competenze, si ricerca nei consulenti l’adesione ai valori del gruppo: lealtà, trasparenza con i clienti, centralità del cliente, ambizione e spirito di squadra. “Per noi la squadra è fondamentale”, chiarisce Romano, “perché come dice il nostro claim: insieme siamo più forti”. In aggiunta si ricerca nei consulenti apertura al cambiamento e curiosità, così da integrarsi facilmente nel modello di consulenza completa, grazie alle oltre 20 unità di business di Bnl Bnp Paribas in Italia. Per la progettazione dei nuovi percorsi formativi, si parte dal confronto con i Life Banker.

Visione per il futuro
“Si condivide una vision per il futuro della rete e da quella si individuano le esigenze formative per cogliere opportunità, che rappresentano poi gli obiettivi del gruppo”, precisa Romano, “analisi bottom-up, vision condivisa e learning development”. Infine, uno sguardo sui programmi futuri. Partendo dagli attuali 500 Life Banker, si punta a raddoppiarli entro il 2025. Saranno messi a disposizione dei Life Banker una versione avanzata del master in consulenza patrimoniale, formazione su temi comportamentali e legati alla sostenibilità. “Consulenti ambasciatori dei valori dello sviluppo sostenibile, non solo negli investimenti ma anche nella diffusione di cultura e consapevolezza per fare le scelte giuste, contribuendo a un futuro migliore per le persone, la società e il pianeta”, conclude Romano.

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