Credem-Caricento, il matrimonio è cosa fatta

L’assemblea straordinaria degli azionisti di Credem, presieduta da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato ieri:

  • il progetto di fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano;
  • la correlata modifica dell’art. 5 dello Statuto Sociale (numero di azioni e relativo valore nominale) funzionale al concambio di fusione che, sulla base del contenuto del predetto progetto di fusione, è stato deliberato a 0,64 azioni di Credito Emiliano per ogni azione della Cassa di Risparmio di Cento.

 

Il  progetto di fusione era stato approvato in data 7 maggio 2021 dai consigli di amministrazione di Credito Emiliano e di Cassa di Risparmio di Cento.
“L’operazione”, si legeg in un comunicato, “consentirà ad entrambe le realtà di beneficiare di importanti sinergie, grazie al forte radicamento territoriale della Cassa di Risparmio di Cento ed all’ampia e competitiva gamma di servizi specialistici offerti dal Gruppo Credem”.

Il gruppo bancario ferrarese è controllata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, con una storia di oltre 160 anni a supporto del territorio: a fine 2020, serviva oltre 71 mila Clienti attraverso 408 persone, una rete di 42 filiali e 5 Centri Private e Wealth Management, prevalentemente distribuiti tra le provincie di Ferrara, Modena, Bologna e Ravenna, con una raccolta complessiva da clientela per 4,1 miliardi di euro ed impieghi alla clientela per 3 miliardi di euro.

Il Gruppo Credem, è presente sul territorio in 19 regioni con 598 tra filiali, centri imprese, centri small business e negozi finanziari, 6.288 dipendenti, 839 consulenti finanziari e 490 tra agenti e collaboratori di Avvera.

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