Reti, la raccolta batte il cinque. Fideuram regina indiscussa degli afflussi

Dopo i risultati importanti di aprile, prosegue il momento d’oro per la raccolta delle reti. A maggio si consolida il processo di crescita tendenziale della raccolta netta realizzata dalle Reti di consulenza; i dati rilevati da Assoreti indicano volumi netti mensili pari a 5 miliardi di euro, in crescita del 23,3% a/a (-10,3% m/m). Il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno è positivo per 23,6 miliardi di euro, con un aumento del 25,1% rispetto allo stesso periodo del 2020. Le scelte di investimento effettuate nel mese privilegiano i prodotti del risparmio gestito sui quali confluisce il 62,5% delle risorse raccolte per un valore di 3,1 miliardi di euro (+11,1% a/a; -25,0% m/m) coinvolgendo tutte le macro tipologie di prodotto. La componente amministrata del portafoglio registra flussi per 1,9 miliardi (+50,7% a/a; +33,2% m/m), trainata dalla liquidità (1,7 miliardi) anche per effetto del processo di acquisizione di nuova clientela. “In questa fase di ritorno alla normalità, la consulenza finanziaria assume un ruolo centrale per gli italiani. L’incremento della clientela (+19 mila unità) ed il maggiore orientamento verso soluzioni di investimento gestite ne sono la testimonianza. Nei primi cinque mesi del 2021 le risorse nette collocate in fondi comuni, gestioni individuali e prodotti assicurativi/previdenziali hanno raggiunto i 17,5 miliardi di euro; si tratta di un valore triplicato rispetto a quanto realizzato nel medesimo periodo del 2020 e che risulta anche superiore ai volumi netti dei primi cinque mesi del 2017 (+11,1%), anno record di raccolta delle Reti sul risparmio gestito” dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.

Risparmio gestito
Oltre il 47% delle risorse nette destinate alla componente gestita di portafoglio è confluito sul comparto assicurativo/previdenziale registrando una crescita del 66,1% a/a (-3,1% m/m) e volumi netti pari a 1,5 miliardi di euro che si concentrano tra unit linked (892 milioni) e polizze multiramo (522 milioni). La raccolta netta realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali è positiva per 450 milioni di euro e aumenta del 3,8% a/a (-42,6% m/m); la spinta alla crescita tendenziale arriva dalle gestioni patrimoniali in fondi (Gpf) con investimenti netti per 574 milioni (+58,5 a/a), mentre le gestioni individuali mobiliari (Gpm) registrano la prevalenza delle vendite per 124 milioni. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti positivi per 1,2 miliardi di euro (-19,7% a/a; -35,7% m/m); si conferma la preferenza per gli Oicr aperti di diritto estero sui quali vengono realizzate sottoscrizioni nette totali superiori ad 1,1 miliardi di euro, con un orientamento delle scelte di investimento volto a privilegiare le gestioni collettive azionarie (901 milioni) e bilanciate (479 milioni). Positiva la raccolta netta realizzata sui fondi chiusi mobiliari, pari a 177 milioni di euro, mentre resta negativo il bilancio dei fondi aperti italiani (-117 milioni). Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, raggiunge così i 3 miliardi di euro risultando pari al 61,7% dei volumi totali dell’industria (4,9 miliardi); l’apporto da inizio anno sale, pertanto, a 16,5 miliardi e rappresenta il 59,5% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (27,7 miliardi).

Risparmio amministrato
Gli investimenti netti realizzati sugli strumenti finanziari amministrati sono positivi per 198 milioni di euro, valore nettamente inferiore rispetto a quanto rilevato ad aprile e nel medesimo mese del 2020. I volumi intermediati sul mercato primario risultano pari a 430 milioni, mentre sul mercato secondario prevalgono le uscite per 231 milioni. Nel complesso il bilancio è positivo per i titoli azionari (94 milioni), i certificate (82 milioni) e gli exchange traded product (98 milioni).

A livello societario a dominare gli afflussi del mese è il gruppo Fideuram con oltre 1,5 miliardi di euro, seguito da Fineco con oltre 842,5 milioni e Banca Mediolanum con oltre 731,6 milioni.

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