Consulenti, c’è vita dentro l’Albo

Calano gli iscritti, crescono gli autonomi e le sanzioni, resta più o meno stabile la quota delle donne mentre c’è un rinnovato interesse per la professione tra i giovani. Ecco, in sintesi, come è cambiato l’Albo dei consulenti finanziari italiani secondo l’ultima relazione annuale di Ocf (l’organismo che lo gestisce e che vigila sui professionisti iscritti, presieduto da Carla Rabitti Bedogni). Nello specifico, il numero di iscritti all’Albo al 31 dicembre scorso era pari  a 51.630 professionisti, di cui  11.219 donne (21,7%) e 40.411 uomini (78,3%).  Il dato è in flessione rispetto al 2019 (-3,1%) mentre la composizione per genere non è mutata in sostanza: le consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede iscritte all’albo erano infatti pari al 21,6% nel 2019 (in linea con la quota di quest’anno), ma  il loro numero ha subito una flessione inferiore a quella degli uomini (-2,4%, contro  -3,3%). Sono   invece 33.339 (cioè il 64,6%) i consulenti finanziari realmente attivi, cioè che esercitano effettivamente la professione operando per banche, società d’intermediazione mobiliare e sgr. Nonostante il numero complessivo di iscritti, la professione ha mostrato segni di vitalità: nell’anno della diffusione della pandemia da Covid-19 i provvedimenti di iscrizione sono stati infatti 1.482, pressoché costanti rispetto allo 2019 e le cancellazioni sono diminuite. Per la precisione, i provvedimenti di iscrizione sono aumentati di circa il 2% mentre le cancellazioni sono diminuite di quasi l’8% rispetto all’anno precedente (senza tener conto dei decessi e delle cancellazioni per adozione del provvedimento di radiazione).

Sempre a proposito dei segni di vitalità della professione evidenziati dall’ultima Relazione dell’Ocf, vanno ricordate le statistiche sugli aspiranti consulenti finanziari. Le domande di partecipazione alla prova valutativa pervenute nel 2020 sono state 3.969. Sono invece  2.316 i nuovi consulenti finanziari (pari al 64,1% dei partecipanti) che hanno superato l’esame,  di cui 680 donne (29,4%) e 1.636 uomini (70,6%). Gli aspiranti consulenti finanziari under 30 iscritti alle prove sono risultati pari al 33,2% del totale degli iscritti. Sono invece 824 gli aspiranti consulenti finanziari under 30 che hanno superato la prova, pari a circa il 35,6% del totale degli idonei. Dal 2000 gli under 30 iscritti all’Albo nella sezione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono scesi dal 14,4% fino al 2% del totale. Tuttavia, va evidenziato un aspetto importante: nel 2020 si è registrato in ogni caso un aumento dell’11,1% rispetto all’anno precedente degli under 30 che si sono iscritti all’esame. I giovani sono dunque un’esigua minoranza ma, tra le nuove leve del mercato del lavoro, c’è indubbiamente un maggior interesse verso la carriera del financial advisor.

Un altro dato che emerge dalla relazione Ocf è la crescita degli autonomi, benché questa categoria professionale rappresenti ancora una stretta minoranza dell’intera platea dei financial advisor. Al 31 dicembre 2020 risultavano iscritte nella sezione dei consulenti finanziari autonomi 306 persone fisiche  (contro le 250 del 2019). Di queste, 170 operano in proprio (erano 136 nel 2019), 128 operano per conto di una società di consulenza finanziaria (contro le 111 dell’anno precedente), altri 8 operano invece sia per conto di una società di consulenza finanziaria, sia in proprio. Le consulenti finanziarie autonome sono invece pari al 9,2% del totale (corrispondenti a  28 professionisti). Il 49,4% degli iscritti alla sezione dell’Albo dedicata ai financial advisor autonomi ha almeno 50 anni; il 31% ha tra 40 e 50 anni; il 16,7% ha tra 30 e 40 anni; il 2,9% ha meno di 30 anni.  Al 31 dicembre 2020 risultavano iscritte nella sezione delle società di consulenza finanziaria (Scf)  44 persone giuridiche (contro le 36 del 2019).  Un totale di 36 Scf ha sede legale al Nord, 8  nel Centro Italia e nessuna al Sud.

Dall’analisi delle attività di vigilanza nell’ultimo quinquennio (2016-2020), si evince  un trend di assestamento relativo al numero di misure adottate, quali radiazioni e sospensioni sanzionatorie. Nel 2020 i provvedimenti sanzionatori sono stati 98, contro gli 89 dell’anno precedente. La Relazione Ocf ricorda però che, con il passaggio de funzioni di controllo dalla Consob all’Organismo di tenuta dell’Albo,  “si è registrato un ampliamento del perimetro dell’attività di vigilanza sui consulenti finanziari che ha portato ad un incremento delle sanzioni  amministrative pecuniarie e dei richiami scritti.

La relazione annuale completa di Ocf relativa al 2020 è disponibile qui.

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