Consulenti, il giusto orgoglio (e un anniversario da ricordare)

Il Presidente della CONSOB, nella sua relazione annuale, ha affermato che il risparmio degli italiani, cresciuto nell’ultimo anno del 50 per cento, ha contribuito significativamente a mantenere la stabilità dei mercati, con un rendimento dello stesso risparmio però assai basso, prossimo allo zero.
Il Presidente Savona ha altresì ricordato che ogni punto percentuale di remunerazione avrebbe un effetto stimabile nell’ordine di quasi il 2% del PIL.
Una efficiente diversificazione degli investimenti è quindi necessaria anche per sostenere la ripresa economica e non solo per migliorare i portafogli degli investitori.
Se tutto questo è vero, è altrettanto vero che non tutto il nuovo risparmio degli italiani è rimasto parcheggiato in liquidità, come risulta dai dati che periodicamente Assogestioni ed Assoreti comunicano al mercato.
Nel 2020 infatti i clienti delle reti dei consulenti finanziari, ormai vicini ai cinque milioni, hanno continuato a preferire scelte di investimento adeguate ai loro profili, nel rispetto della propensione al rischio e dell’orizzonte temporale dei loro portafogli.
I dati di Assoreti lo confermano quando evidenziano che, contrariamente a quello che avviene negli altri canali, la percentuale di liquidità nei portafogli dei clienti delle reti dei consulenti finanziari e’ invece diminuita nell’ultimo anno.
Basterebbe solo questo per confermare il valore aggiunto della consulenza e l’enorme lavoro di formazione da una parte e di assistenza al cliente dall’altro che hanno consentito di raggiungere questi risultati, valore ancor di più apprezzabile in periodi come quelli che abbiamo recentemente vissuto.
Proprio in questi giorni si sta concludendo una consultazione promossa dalla Commissione Europea rivolta al mercato.
Una consultazione che chiede pareri riguardo a trasparenza, costi, modalità di svolgimento del servizio, per rendere il mercato sempre più a misura di risparmiatore.
Quale migliore occasione per l’industria tutta, per una volta unita, di alzare l’asticella ed approfittare di questa consultazione per valorizzare proprio il modello italiano della consulenza, a partire dagli enormi risultati raggiunti, in numeri e, soprattutto, in qualità del servizio.
Ai più probabilmente è sfuggito che quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della legge 1/91 che istituì l’Albo dei promotori finanziari, oggi cf.
Trent’anni che hanno confermato, senza tema di smentita, il valore di un modello che ha vinto la scommessa di mettere insieme la consulenza con l’offerta del prodotto, riuscendo a superare tante resistenze, consentendo lo sviluppo di una magnifica professione e contribuendo alla crescita della cultura finanziaria di tantissimi risparmiatori, divenuti nel tempo anche investitori consapevoli.
E’ il momento di comunicare tutto questo: facciamolo con il giusto orgoglio.
Elio Conti Nibali
Consulente finanziario dal 1982

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