Unicredit, Orcel snellisce la banca d’affari

La rivoluzione di Andrea Orcel è iniziata e comincia a mostrare i suoi frutti, o le sue conseguenze.  L’ amministratore delegato di UniCredit adesso vuole rendere più snella anche la divisione della banca d’affari.

“Varato il nuovo assetto del Cib: maggiore autonomia a ogni singolo Paese”, scrive oggi Il Sole 24 Ore, riferendosi allo snellimento di uno dei principali motori del gruppo. Ovvero, la divisione Corporate & Investment Banking.

Secondo fonti del quotidiano, a dettare le linee guida è lo stesso Richard Burton, il manager che Orcel ha confermato nella posizione di capo divisione. Il piano, scrive Burton ai colleghi, “mira a semplificare, ad aumentare la trasparenza e la responsabilità per consentire un processo decisionale più rapido”.

Più forza alle singole aree geografiche, quindi. Alfredo Maria De Falco, Jan Kupfer e Fabio Fornaroli sono stati confermati alla guida del Cib Italia, Cib Germania e Cib Centro ed Est Europa. I tre riporteranno sia a Burton che al capo della singola area, che per l’Italia è Niccolò Ubertalli. La struttura di Unicredit quindi cambia, come avevamo scritto giorni fa su Bluerating.com , concentrandosi sui singoli mercati nazionali in una rete piramidale ben precisa.

La rete internazionale continuerà a essere coordinata da Guy Laffineur, continua il quotidiano: “la novità è che la rete ‘assorbirà’ anche la Francia, fino ad oggi rimasta ‘autonoma’ secondo l’impostazione dell’ex ceo di Piazza Gae Aulenti, Jean-Pierre Mustier“. Cambio di passo deciso di Orcel: l’Italia al centro.

Il nuovo organigramma corrisponde all’intenzione di dire addio alla struttura dei ‘co-head’ (tanto cara al precedente ceo Mustier). L’unico capo dell’area Finance & Advisory sarà Goffredo Guizzardi, con Christian Reusch che avrà un nuovo ruolo di senior all’interno del gruppo. Il Global Transaction Banking sarà guidata soltanto da Luca Corsini, con Giovanni Solaroli che passerà a coordinare il Gtb in Italia.

I co-head rimangono solamente nella linea Mercati, con le conferme di Marco Bales e Lionel Bignone. Francesco Salvatori è stato infine nominato numero uno della Financial Institutions.

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