Caso Confesercenti, Anasf risponde alle accuse

Dopo il documento inviato da parte di alcune figure istituzionali dell’associazione in merito al caso Confesercenti, arriva la risposta ufficiale di Anasf. La riportiamo in calce integralmente.

In relazione a notizie comparse sulla stampa a proposito di un protocollo di intesa con Confesercenti, Anasf, anche a seguito delle consultazioni avvenute con il suo consulente legale nel corso delle trattative, precisa quanto segue.
Viene contestato che l’adesione a Confesercenti non potesse essere deliberata dal Consiglio Nazionale perché tale accordo comporterebbe una modifica degli scopi statutari di Anasf, materia che rientra nei poteri del Congresso, e perché il Consiglio Nazionale non sarebbe legittimato a disporre l’iscrizione automatica ad un ente terzo. La contestazione è infondata: in linea generale l’adesione di Anasf a un qualsiasi ente, mantenendo la propria assoluta autonomia, non comporta alcuna modifica degli scopi statutari; in particolare poi in questo caso, il protocollo approvato dal Consiglio è coerente con gli scopi enunciati dallo Statuto, ossia “promuovere e sostenere la presenza dei propri associati nelle attività sociali, economiche e istituzionali, al fine di valorizzare la professione dei consulenti finanziari”, obiettivo che l’accordo con Confesercenti mira a realizzare.
Quanto alla contestata iscrizione automatica degli associati Anasf a Confesercenti, l’accordo espressamente prevede che “a seguito della accettazione della richiesta di adesione presentata da Anasf, i soci Anasf potranno liberamente iscriversi a Confesercenti Nazionale ed usufruire così di tutti i servizi che la stessa Confederazione prevede in favore dei propri associati”, facendosi espresso riferimento ad una libera scelta degli associati Anasf.

“Il fatto che il Consiglio Nazionale nella seduta dello scorso 16 luglio, a ruota di un ampio dibattito politico svolto, abbia deliberato in merito con una maggioranza qualificata di 18 voti a favore sui 24 presenti, per una votazione che avrebbe richiesto solo una maggioranza semplice”, ha commentato Luigi Conte, Presidente di Anasf, “denota che la dialettica sviluppata ha trovato una sua sintesi nell’espressione favorevole dell’organo deputato. Spiace rilevare che in una Associazione democratica come Anasf, e ben regolata tramite Statuto e Regolamento generale, siano state disattese regole di riservatezza da parte di taluni dirigenti, divulgando peraltro il loro pensiero senza che ancora il Protocollo, in fase di sigla, sia stato reso pubblico dalle parti. La genesi dell’accordo, che è stata discussa dagli organi di Anasf da alcuni mesi, ha come obiettivo il rafforzamento delle due parti nell’ambito della valorizzazione della voce dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede nel quadro politico ed economico del Paese”.

“Non occorre fermarsi prima che sia troppo tardi”, ha chiosato Conte, “giacché il dibattito, come è giusto che sia, ha avuto il suo corretto corso di svolgimento. Spetta ai dirigenti dell’Associazione discutere per trovare una sintesi, e la bozza di protocollo per l’adesione a Confesercenti è la sintesi deliberata dall’organo competente”.

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