Diversi gli spunti che emergono dall’analisi delle risposte di 6.700 utenti circa i driver che li hanno guidati nella scelta della propria banca di riferimento e circa le loro aspettative per il prossimo futuro. Gli insight confermano un fenomeno in ascesa: il progressivo imporsi sul mercato delle challenger bank, tech company che offrono servizi finanziari a 360° accessibili direttamente da smartphone e che a livello globale, in pochi anni, hanno già conquistato oltre 60 milioni di clienti.
L’indagine evidenzia che, se da un lato si conferma una tendenza alla multi-bancarizzazione (oltre il 70% del campione possiede anche un conto presso un istituto tradizionale), dall’altro continua a diminuire la frequenza con cui si accede fisicamente alla filiale bancaria: quasi il 63% degli intervistati titolari di altri conti si è recato in filiale al massimo 2 volte in un anno. Aumenta anche il livello di soddisfazione rispetto alla fruizione di servizi a valore aggiunto: quasi il 57% degli intervistati dichiara che HYPE li aiuta a gestire meglio il proprio denaro.
Altro segno dei tempi che cambiano: quasi la metà del campione (44%) che possiede un conto sia presso una banca tradizionale che presso una challenger bank si dice per nulla o poco d’accordo con l’affermazione “Ripongo più fiducia nei servizi bancari tradizionali rispetto a quelli puramente digitali” e il 39% ha affermato di essere indifferente. Il 59% del campione totale prevede, inoltre, di intensificare il ricorso a servizi digitali alla luce del continuo sviluppo di servizi finanziari da parte delle app di banking digitale.