Trimestrali, UniCredit: robusta crescita commerciale e redditività solida

Mentre i vertici di UniCredit trattano ancora animatamente con il ministero dell’Economia e delle Finanze su Mps dopo l’approvazione dei presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali dell’istituto senese, la banca guidata da Orcel ha presentato i risultati trimestrali.

Nel dettaglio, nel secondo quarter UniCredit ha registrato un utile netto sottostante di 1,1 mld con un RoTE al 7,7% e ricavi per 4 4 mld ai quali hanno contribuito commissioni robuste e un NII stabile. I costi sono ammontati a 2,5 mld.

Ottimi poi, secondo una nota dell’istituto, i livelli di capitale e liquidità con CET1 ratio fully loaded al 1,5%. Da rilevare inoltre il miglioramento della guidance per l’esercizio in corso, al di sotto dei 40 punti base per il costo del rischio sottostante,
equivalenti a rettifiche su i crediti inferiori a 1,8 mld e un utile netto sottostante per il 2021 nel suo complesso ora previsto a oltre 3 mld di euro.

“UniCredit ha fondamenti robusti che poggiano sulla sua impronta geografica unica, sulla forza della rete distributiva e sulla solidità del bilancio – ha affermato Andrea Orcel, ad di UniCredit – questi elementi costituiscono una base eccellente per migliorare i risultati e creare valore di lungo termine per tutti i nostri azionisti. Abbiamo compiuto iniziali ma si gnificativi progressi nella semplificazione del business con l’obiettivo di operare con maggiore rapidità e trasparenza. Abbiamo ancora molto da fare e ci focalizzeremo sulla continua riduzione del la complessità e sull’ accelera zione del processo di digitalizzazione assicurandoci che l’interesse de l client e sia sempre al centro di ogni nostra decisione. C’è un enorme potenziale da valorizzare in UniCredit e guardo con entusiasmo alle opportunità che ci riserva il futuro”.

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