Unicredit-Mps: crediti ed esuberi sotto la lente di Orcel

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, le interlocuzioni tra UniCredit e il Tesoro arriveranno almeno fino a ottobre con l’attesa iniezione di capitale da parte del Tesoro tra dicembre e gennaio a valle dei negoziati con Commissione Ue e Bce.

L’indicazione di uno sforamento della fase di esclusiva, che termina a inizio settembre, arriva anche da fonti vicine alla trattativa sentite da Reuters, con una fonte che ritiene probabile la scelta di andare oltre voto del 3 ottobre a Siena.

A Mcc, candidato ad assorbire le filiali del sud di Mps nell’ambito dell’accordo con UniCredit, verrà chiesto di entrare in data room per studiare gli asset, scrive poi Il Messaggero.

Per il momento le sinergie sono concentrate sulla due diligenze. E al lavoro, secondo Il Sole 24 Ore, ci sarebbe un team coordinato da Fiona Melrose, capo della strategia di un gruppo guidato da 30 manager di primo e secondo livello con responsabilità sui singoli business. Il focus è anzitutto sui crediti, qualità e sovrapposizioni, fronte sui Orcel ha schierato gli esperti di Kpmg e quelli dello studio legale Cappelli Rccd.

Altro tema scottante sono poi gli esuberi, a cominciare dai 2500 tagli già previsti da Mps nel piano stand alone, che al lordo degli ingressi concordati con i sindati sono 3300. A questi si aggiungeranno probabilmente poi quelli che emeegeranno dalla due diligenze di UniCredit.

La due diligence in corso servirà, scrive Il Sole 24 Ore, a mettere i primi punti fermi del perimetro ideale a cui punterà UniCredit, di cui fanno parte la rte di sportelli al centro nord e Widiba. L’elenco degli asset e il valore loro attribuito saranno al centro della fairness option finale di cui avrà bisogno Orcel per sottoporre la pratica al Cda.

 

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