La verifica su Mps da parte di UniCredit in vista del possibile matrimonio tra i due istituti ha infatti dato il via alla seconda fase del risiko bancario, iniziato nel 2020 con l’intregazione di Ubi Banca in Intesa SanPaolo. E ora sotto riflettori si profila la terza fase del processo di M&A, come voluto dalla Bce visto anche che nel sistema entreranno oltre 200 mld di euro attraverso in Pnrr che saranno gestiti dalle banche e di fronte alla necessità di avere degli istituti capaci di rispondere alle nuove necessità del fintech e fronteggiare i nuovi competitor nel settore del credito.
Il terzo polo
Il terzo polo bancario ruota intorno a Banco Bpm, Bper e Popolare di Sondrio. In particolare, Bper e Pop Sondrio hanno come azionista comune UnipolSai. Logica vorrebbe che, come riportato da Avvenire, intorno a Unipol, Bper e Pop Sondrio si consolidasse anche Bano Bpm. Se ne parlerà tuttavia molto probabilmente nei prossimi mesi perché, come ha fatto notare l’d di Banco Bpm Giuseppe Castagna, al momento non c’è nulla sul tavolo. Banco Bpm ha di recente ha ridefinito anche gli accordi di bancassicurazione con Cattolica e Covéa per garantirsi maggiore flessibilità strizzando così l’occhio a Unipol, che a sua volta punta ad allargare la rete.
Tutti dovranno però fare i conti con UniCredit, dove Orcel una volta sistemata la questione Mps potrebbe puntare a Banco Bpm.