Mps, iniezione di miliardi in vista
Il marchio Monte dei Paschi non potrà sopravvivere in una autonoma entità legale per la contrarietà espressa dalla Bce nell’ambito delle interlocuzioni con Tesoro e UniCredit, fa poi notare Il Messaggero, citando un incontro in remoto di due giorni fa tra lo stesso Tesoro e UniCredit, dove sarebbe emersa la posizione della vigilanza su questo tema. Sarebbero quindi escluse ipotesi di creare una banca locale a Siena controllata da UniCredit per mantenere autonomo il marchio Mps.
L’articolo dice poi anche che l’esclusiva concessa dal Tesoro a UniCredit, che scade il 7 settembre, verrà certamente prorogata, perché la due diligence è più impegnativa del previsto.
Il quadro tecnico di UniCredit ed Mps
UniCredit si trova a ridosso delle medie mobilei a 21 e 50 sedute, coincidenti in zona 10 euro. Un livello che se dovesse essere violato innescherebbe probabilmente una correzione con obiettivi in area 9,60 prima e 9 euro in seguito, vista anche la formazione di un doppio massimo discendente tra giugno e agosto tra quota 11 e 10,75.
Mps ha invece già violato al ribasso le analoghe medie mobili (coincidenti a quota 1,15) e si appresta ora a proseguire nella correzione in atto dalla prima settimana di agosto. In quest’ottica i prossimi target sono individuabili a 1,10 prima e 1,050 poi Inversione rialzista credibile solo oltre quota 1,20.
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