Banche: diminuiscono le società, aumentano gli utili

Come riporta l’inserto L’Economia, la superficie terrestre del pianeta banche è sicuramente cambiata. Gli istituti sono diminuiti, visto che Credito Valtellinese e Ubi sono andate a ingrossare le fila rispettivamente di Credit Agricole e Intesa San Paolo. Gli utili invece sono stati aumentati,  a causa della stessa motivazione.

Il 2020

Nel primo semestre del 2020, a causa soprattutto delle difficoltà vissute allora da Mps, cioè 1.081 milioni di perdita e da Unicredit, cioè 2866 milioni di rosso, i gruppi italiani tutti in realtà chiusero con un risultato in rosso per 1.095 milioni di euro.
Quest’anno invece le prime sei banche per panorama italiano hanno registrato utili per 6 milioni di euro, segnando un incremento di 7,2 miliardi. Va meglio anche per Mps, che dopo aver scontato lo scontabile è tornato in utile per oltre 200 milioni. Banco Bpm e Bper hanno realizzato le performance migliori della loro storia contabile. Mentre Credem raddoppia il risultato. Intesa Sanpaolo inarrestabile quest’anno è riuscita a solidificare maggiormente la propria leadership, superando quota 3 miliardi.

La situazione in Borsa

Gli effetti di questo golden year sono visibili anche e soprattutto in Borsa. A primeggiare è Banco Bpm, che conquista il primo posto per guadagni in Piazza Affari, con un progresso del 50 per cento rispetto a inizio anno. Ma la wave positiva investe la maggior parte delle banche italiane. Unicredit segna un +36%, Intesa Sanpaolo e Credem conquistano un buon +26% e Mps il 19%. “Un risultato che, in epoche normali, avrebbe comunque portato a stappare champagne”.

 

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