Schema Ponzi, truffa di un consulente per 110 milioni di dollari

La Securities and Exchanges Commission degli Stati Uniti ha accusato un consulente per gli investimenti della Georgia in uno schema Ponzi da 110 milioni di dollari che ha attinto denaro da più di 400 investitori in 20 stati.

Lo schema Ponzi

Lo schema ponzi è un modello di vendita economico, spesso utilizzato per promettere guadagni inesistenti. Ideato da Charles Ponzi, assicura guadagni ai primi investitori, a discapito degli ultimi.
Charles fu un immigrato italiano negli Stati Uniti, che divenne conosciuto per aver applicato la sua tecnica su larga scala. Le vittime in quel caso furono comunità di immigrati, ma il “successo” della truffa si allargò anche agli autoctoni nel resto della nazione. Secondo Treccani non fu il primo a usare tale meccanismo, ma ebbe tanto successo da potervi legare il suo nome. Le vittime furono 40 000  e, partendo dalla modica cifra di due dollari, arrivò a raccoglierne oltre 15 milioni. 


Lo schema ha comunque attraversato gli anni e il secolo, fino al 2008, quando Bernard Madoff, ex presidente del Nasdaq, fu arrestato con l’accuso di aver creato una truffa con lo schema Ponzi con un danno compreso tra i 50 e i 65 miliardi di dollari. Alla sua rete abboccarono i maggiori istituti finanziari. Un anno dopo Madoff si dichiarò colpevole di tutti gli undici capi di  accusa, fu condannato a 150 anni di carcere.


Più recentemente, secondo quanto riporta Il Giorno, a Monza è stata sgominata una truffa basata sullo schema Ponzi, ma in ambito immobiliare, che ha coinvolto 2000 persone raggirate. Gli inquirenti hanno chiuso le indagini tre settimane fa a carico di 16 persone, con l’accusa tra le altre di truffa e bancarotta fraudolenta. Le vittime provenivano da tutta Italia: Lombardia, Lazio, Toscana, Emilia e Sardegna.  
Gli indagati, secondo quando è stato accertato, proponevano falsi contratti di compravendita o affitto, prodotti finanziari con promesse di alti rendimenti ai clienti, i quali venivano ripagati con il denaro proveniente dagli investitori successivi, sfruttando quattro società tra cui la “Nidalina Group”. L’inchiesta monzese è partita da un esposto presentato ad Arezzo dal preside dall’associazione Afue Daniele Pistolesi, che rappresenta circa 1200 truffati”.

Il caso americano

In America, intanto, ieri la SEC ha ottenuto un ordine restrittivo temporaneo e il congelamento dei beni  per il consulente in questione, tale John Woods.  L’ordine ottenuto dal tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della Georgia riguarda anche due organizzazioni da lui controllate.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!