Il Fintech insidia banche e consulenti

Anche quest’anno KPMG ha scandagliato il fondale del mare del fintech, come fa dal 2017. Nel report relativo alla prima metà del 2021 c’è più di una buona notizia. Secondo quanto riportato dal documento della big four, il primo semestre dell’anno è stato un periodo piuttosto florido per la tecnofinanza grazie soprattutto a investimenti robusti in VC, PE e venture capital. Nel documento si legge: “Se ci fosse una parola che potrebbe essere usata per descrivere quest’anno, sarebbe: diversità”. Diversificazione, poiché il volume degli affari è aumentato in tutti i sottosettori, partendo dal wealthtech passando dal regtech e al mondo delle criptovalute e della cybersecurity.

Il volume di tali investimenti, a livello globale, in soli sei mesi ha raggiunto i 98 miliardi dollari con 2,456 accordi. Risultato che fa sorridere se si confronta al traguardo del 2020: 121,5 miliardi in 3.520 accordi. Il report evidenzia anche come le operazioni M&A siano cresciute ad un ritmo di 40,7 miliardi di dollari in 353 operazioni, rispetto ai 74 miliardi in 502 operazioni durante tutto il 2020. Insomma, il comparto può tranquillamente brindare a questo primo semestre, che ha visto tra l’altro un’incredibile partecipazione aziendale negli investimenti con 20,8 miliardi a livello globale. Regine della festa le Americhe con 13 miliardi di dollari e l’EMEA con 5 miliardi di dollari. Notevole anche il risultato della cybersecurity che con un nuovo record passa da 2,2 miliardi di dollari nel 2020 a oltre 3,7 miliardi di dollari nel primo semestre 2021.

L’articolo continuerà sul numero di ottobre di Asset.

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