Mps-Unicredit, i dubbi sullo sciopero del 24

Il 24 settembre è cerchiato di rosso sul calendario. Per i lavoratori di Mps e per i sindacati si tratta di un giorno di sciopero, annunciato la scorsa settimana.

“Nelle settimane che ci separano dallo sciopero, organizzeremo assemblee da remoto su tutti i territori per sostenere le ragioni della protesta e favorire la massima partecipazione alla giornata di sciopero”, si legge in una nota firmata unitariamente da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

Ma nell’ambiente senese, stando a quanto riportato da L’Economia de Il Corriere della Sera, l’iniziativa ha fatto storcere il naso. Lo sciopero è stato indetto prima delle assemblee che si terrano invece in questa settimana, in modo del tutto posticipato all’annuncio.

Alcuni osservatori si chiedono se ce ne fosse bisogno. “Se in questi anni mps ha mantenuto la linea di galleggiamento lo si deve in primo luogo alla straordinaria capacità della rete agenziale di fare il proprio dovere, anceh in condizioni diventate oggettivamente complesse e preoccupanti. Servire l’immagine di un’angenzia chiusa per tre giorni consecutivi, anche nell’epoca dell’home banking, non è un bel biglietto da visita”.

Lo sciopero però sembra particolarmente gradito a Siena città , dove peraltro il 3 e il 4 ottobre sono in programma le lezioni suppletive e dove la strutturale centrale di Mps risulterà particolarmente affollata. Più caute le reti lontane da Piazza del Campo.

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