Minibond, Unicredit fa festa

Il Sole 24 Ore riporta sulle sue pagine un trend che è figlio della voglia di ripresa, che a sua volta accelera i piani di sviluppo delle Pmi italiane. La conferma arriva dalla pipeline del progetto minibond di Unicredit, considerato un benchmark di mercato in forza di una quota di crica un terzo delle emissioni italiane.

Lanciato nel 2017, il piano è cresciuto nel tempo e ha raggiunto proprio pochi giorni fa quota 100 emissioni. Di questo stock, 31 superstiti sono stati emessi da inizio anno a oggi, con un balzo del 17%.La corsa del private debt italiano nel 2020, secondo i dati di Deloitte, le operazioni sono state 410. Il 62% in più rispetto all’anno precedente, con tassi vantaggiosi anche grazie alle garanzie messe in campo dal Governo con il decreto liquidità e con altre misure.

Secondo un’analisi interna di Unicredit, il tasso medio applicato per i prodotti collocati dall’istituto di credito nel corso del 2021 è stato del 2,08%, con garanzia pubblica, mentre per le restanti 12 emissioni senza garanzia pubblica il tasso è stato del 2,22 per cento.

<<Siamo particolarmente soddisfatti del traguardo delle 100 imprese sostenute>> spiegà Niccolò Ubertalli, responsabile di Unicredit Italia. <<La consideriamo però una tappa intermedia. Con lo strumento del minibond mobilitiamo risorse in favore delle Pmi italiane per sostenerne i progetti di crescita e in questa fase di ripartenza si tratta di fondi importanti, che si aggiungono alla nostra tradizionale attività>>.

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