Borse e bond, si chiude un settembre “nero”

Come scrive Il Sole 24 Ore, per borse e bond non è stato un mese facile. Tutt’altro: perché la maggior parte degli indici mondiali ha seguito un trend in ribasso, nonostante deboli riprese.  A pesare sull’umore dei mercati, almeno secondo quanto riportato da Maximilia, ci ha pensato la minaccia dell’inflazione, l’incombente crisi energetica e gli strozzamenti nell’approvviggionamento delle imprese che rallenterebbero una crescita economica globale (è di ieri la notizia della decisione del governo Cinese di abbassare la produzione energetica per far fronte al rincaro bollette, soluzione emblematica della problematicità del tema energia e di quanto questo pesi sulla fiducia degli investitori). 
Insomma, a bene vedere il quotidiano economico non sbaglia a definire questo periodo un settembre “nero”.
Rimane da vedere cosa succederà adesso, dopo mesi in cui i listini azionari hanno viaggiato sui massimi e i rendimenti obbligazionari non sono mai stati così compressi. Appare dunque evidente che un dietrofront possa essere nell’ordine delle cose. Peggio di questo settembre – chiuso con l’indice Msci World in calo del 3,6% – solo lo stesso mese del 2020, quando emergevano alcuni degli importanti problemi relativi alla pandemia. Oggi si tende invece a ragionare in ottica post-Covid, in merito alla “tenuta della ripresa economica e a valutare gli inevitabili segnali di surriscaldamento che questa comporta e le reazioni delle Banche centrali”.

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