Unicredit e Mps, tra entusiasmi e ottimismi

Mancherebbe un mese secondo indiscrezioni prima che si possa veramente sapere come finirà l’acquisizione tra Unicredit e Mps. Contando, tra l’altro, che all’appello mancano svariate risposte e diversi aggiustamenti tra Tesoro e Unicredit. Ma secondo quanto scritto da Il Sole 24 Ore, il mercato avrebbe buone vibes sull’operazione “premiando entrambi i titoli degli istituti coinvolti nel deal con un buon rialzo”. 
La propensione all’ottimismo potrebbe essere diretta conseguenza dei piani messi in atto da Andrea Orcel, ma anche in vista della redazione del nuovo piano industriale che “farà perno sul nuovo approccio geografico”. Infine, una strizzata d’occhio anche ai risultati dei trimestrali, i quali saranno diffusi il 28 ottobre ma che sembrano confermare un trend positivo.

Le case di investimento su questo punto hanno già puntato i fanali. In una recente call con gli analisti, Unicredit ha fornito indicazioni positive sul periodo luglio-settembre, specialmente sul frontte commissioni e costo del rischio.  Gli analisti di Equita, invece, – che confermano la raccomandazione «Buy» ma alzano a 13,2 euro il target di prezzo – si aspettano un terzo trimestre con margine di interesse ancora in calo su base annua ma in miglioramento, solido andamento delle commissioni, costi operativi in linea con il trimestre precedente e costo del rischio sotto controllo anche se in aumento. Il risultato netto è atteso intorno agli 800 milioni.

Anche Ubs ha alzato il target di prezzo (a 14,45 euro) confermando la raccomandazione «buy». Per gli analisti svizzeri, in relazione al colloquio con il management di Unicredit, pare siano emersi indizi utili a pensare che il titolo posso avere prospettiva di crescita in relazione ai due eventi attesi – ovvero l’acquisizione e la presentazione del piano industriale. “Ubs ritiene che le valutazioni di Borsa di Unicredit siano da considerare basse in considerazione del significativo capitale in eccesso della banca il cui utilizzo rappresenta il vero fattore di interesse per l’andamento del titolo”.

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