Generali ad un passo da Cattolica

Generali è a un passo dal 37% di Cattolica. A scriverlo è Il Sole 24 Ore. L’Opa era stata lanciata dal Leone di Trieste, sul gruppo di Verona e per il momento ha raccolto l’11,87% del capitale della società. Buona parte dei titoli consegnati all’offerta fanno riferimento al sostanzioso pacchetto di azioni proprie che l’azienda guidata da Carlo Ferraresi ha messo al servizio dell’Opa(circa l’11,8%).
Ma la quota in mano a Trieste potrebbe diventare presto più cospicua. Infatti, mancano i grandi investitori, tra cui la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Warren Buffett. Fondazione Cariverona, storico azionista di Cattolica, ha mantenuto una piccola partecipazione per lo più legata a strategie di trading. Anche l’altro ente non ha assunto alcuna delibera formale.

La Fondazione ha infatti chiuso il bilancio 2020 con una perdita di 25,4 milioni di euro interamente ascrivibile alla svalutazione delle azioni detenute in Cattolica che da un prezzo di carico di 10,85 euro sono scese a 6,75 euro, esattamente lo stesso valore dell’offerta targata Generali. Tuttavia, il mercato però sembra essere piuttosto sicuro che entrambi i mancanti investitori potrebbero aderire.  Sicuramente già il solo pacchetto della Fondazione BML permetterebbe alla compagnia di Trieste di superare il 40% di Cattolica. Cifra importante ma non sufficiente per dare per scontato il buon esito dell’Opa.

La questione chiaramente ruota attorno alla questione prezzo. Il titolo permane infatti al di sopra del livello d’Opa, ieri ha chiuso in discesa dello 0,35% a 7,025 euro. Da qui gli interrogativi di molti soci che punterebbero a incassare un ritocco al rialzo del valore riconosciuto dal Leone. Ipotesi che allo stato delle cose non sarebbe sul tavolo.

Se l’Opa non dovesse andare in porto, ossia se Generali dovesse fermarsi al di sotto del 50% del capitale, Cattolica si troverebbe a dover procedere in tempi rapidi con l’ultima tranche di aumento di capitale da 200 milioni richiesta da Ivass. L’istituto aveva imposto una ricapitalizzazione di 500 milioni.

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