Enasarco, domani tocca alla Commissione. FarePresto! tende la mano

Dopo il ribaltone della scorsa settimana, prosegue l’iter che dovrebbe portare a un composizione, si spera definitiva, degli organi di governance di Enasarco. A tal proposito la Commissione Elettorale dell’ente si riunirà il prossimo 18 ottobre con la finalità di definire la titolarità dei componenti del consiglio di amministrazione. Nell’attesa Farepresto!, promotrice del ricorso che ha portato alla pronuncia del Tribunale, ha rilasciato un comunicato e ribadito la volontà di tendere una mano agli “avversari” politici interni alla Fondazione. Qui di seguito il testo integrale.

Era una questione di tempo: il Tribunale di Roma ha dato ragione a Fare Presto-Confesercenti nella battaglia civilistica sulla gestione dell’Enasarco, le richieste sono state accolte integralmente sulla definizione dei seggi.

La giustizia è stata per ora stabilita, a questo punto, ovviamente, i soccombenti – almeno quelli fedeli alla linea aggressiva del loro Presidente designato Antonello Marzolla e parte della Commissione Elettorale, che hanno già condotto all’autolesionistica indifferenza verso le indicazioni del Ministero del Lavoro e del Mef – dovrà solo ripristinare la verità dei numeri.

Ma la coalizione Fare Presto non l’ha mai pensata così e ha trattato da sempre: “Noi abbiamo sempre e solo voluto costruire un futuro migliore per Enasarco, con chiunque condivida la sostanza e lo spirito di salvaguardare l’Ente con professionalità e onorabilità a favore degli iscritti”, conferma Alfonsino Mei che conduce insieme alla coalizione, le trattative per l’allargamento e condivisione senza esclusione di nessuno.

FarePresto – Confesercenti – che è la parte istituzionalmente più forte della lista – non hanno alcun interesse a proseguire in uno scontro che, per colpa di chi ha tentato il blitz, sta indebolendo l’ente proprio quando più avrebbe bisogno di buona gestione. E quindi continuerà a negoziare con le componenti più responsabili dell’altra lista un accordo che conduca a una larga intesa, una coalizione più ampia, per superare l’asfittica maggioranza di 8 a 7 che non basta a nessuno per garantire la gestione incisiva di cui Enasarco ha bisogno.

Una trattativa aperta a tutti i soggetti disponibili a lavorare insieme per il futuro di 230 mila scritti che hanno già subito troppi danni, negli ultimi dieci anni.

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