Credit Suisse, ipotesi pre piano industriale
Stando al quotidiano economico, la maggior sfida sarà capire quale strada abbia scelto il Suisse: maxi divisione per le gestioni patrimoniali o la tentazione di quotare\cedere la fabbrica prodotti. Un dilemma strategico, ma anche identitario. Il peso di tale scelta è tutto sulle spalle di Antonio Horta-Osorio, tra “i banchieri più corteggiati d’Europa”.
Di qui, dalla questione identitaria, parte la necessità di segnali di svolta. Segnali che stando a fonti del quotidiano saranno incentrati sul cavallo di battaglia: il wealth management. Le anticipazioni raccolte da Reuters e Bloomberg considerano piuttosto probabile la centralizzazione delle gestioni patrimoniali – ad oggi tripartite in divisioni dedicate. L’ipotesi più accreditata è quella dell’accorpamento, a capo del quale potrebbe arrivare Francesco De Ferrari.
In parallelo occhi puntati sull’asset management, business da 414 miliardi di euro di masse valutato oltre 5 miliardi di euro. Il nuovo responsabile, Koerner, sta procedendo a un’operazione pulizia resa necessaria dopo lo scandalo Greenshill.
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