Mps, 4mila esuberi per restare in piedi

Insomma, ieri Orcel ha svelato il mistero: Unicredit per acquisire Mps chiedeva più più di quanto lo Stato, ovvero il primo socio dell’istituto senese, fosse disposto a sborsare.  E adesso Siena dovrà predisporre un piano molto pesante (almeno 4mila esuberi) per restare in piedi. È quanto hanno spiegato ieri alla commissione bicamerale sulle banche l’ad di Unicredit, Andrea Orcel, e il suo omologo di Mps, Guido Bastianini.

L’ad del Monte, Guido Bastianini, ha indirettamente confermato ai parlamentari che la situazione è difficile. Il numero uno di Mps ha confessato che la situazione  «necessariamente presuppone la prospettiva di un’azienda che possa camminare sulle proprie gambe». Ciò comporta un superamento dei 3,5 miliardi, dei quali 2,5 relativi allo shortfall di capitale e 950 milioni per spesare nel bilancio 2022 l’uscita di 4mila dipendenti.

Mps ha attualmente 21.297 dipendenti, valore «che non consentirà di conseguire il target» fissato con la Commissione Ue di 20.085 unità entro la fine del 2021». Ipotesi diverse rispetto ai 2.500 esuberi dell’attuale piano «sono possibili e verranno verosimilmente esaminate nella predisposizione delle opzioni strategiche per il periodo 2022-2026», ha detto Bastianini.

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