Azimut: record storico per utile e masse

Azimut ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con un record storico per l’utile netto consolidato, pari a 322 milioni di euro, il 40% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e in anticipo sul target dell’intero esercizio in corso. Ricavi consolidati sono poi cresciuti a 866,3 mln rispetto ai 728,5 mln dei primi nove mesi dello scorso anno.

Un altro record è stato inoltre quello relativo alle masse del gruppo, salite a 80,6 miliardi di euro a fine ottobre.

La raccolta netta totale nei primi nove mesi dell’anno è stata di poi pari a 15,3 miliardi (16,4 miliardi a fine ottobre), di cui quasi 2 miliardi fanno riferimento alla raccolta nel segmento dei Private Markets, che ha rappresentato quasi il 50% della raccolta in fondi del gruppo da inizio anno. In forte crescita anche il business internazionale che ad oggi rappresenta il 39% del patrimonio complessivo di gruppo.

La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine settembre 2021 risultava positiva per circa 121 milioni, in miglioramento rispetto ai 58 milioni di fine giugno 2021. Nei 9 mesi sono stati pagati dividendi ordinari per ca. 136 milioni cash e sono stati fatti investimenti per lo sviluppo per ca. 96 milioni. La PFN include anche versamenti per ca. 50 milioni per acconti d’imposta, bollo virtuale e riserve matematiche.

Positiva poi l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo ha registrato 118 nuovi ingressi (123 a fine ottobre), portando il totale del Gruppo Azimut a fine settembre a 1852 unità.

Infine, il CdA ha approvato la nuova politica di dividendo per il periodo 2021-2024, fissando un Payout sull’Utile Netto ricorrente tra il 50-70%, determinato annualmente a seconda di eventuali operazioni di M&A.

Gabriele Blei, ad di Azimut, ha commentato: “Nel terzo trimestre 2021 abbiamo proseguito nel percorso di crescita raggiungendo un utile record di 322 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, di fatto già raggiungendo la parte bassa della forchetta di Utile Netto prevista per l’intero 2021 (350-500 milioni di euro). Questi risultati di eccellenza dimostrano la solidità ed efficienza del nostro modello di business che è da sempre fortemente incentrato sui clienti, i quali da inizio anno beneficiano di una performance media ponderata netta vicina al +7% (+17% dall’inizio del 2019). Proseguiamo anche nell’innovazione di prodotto in particolar modo nel segmento dei private markets, le cui masse totali a livello di Gruppo raggiungono ad oggi i € 4 miliardi. Lo straordinario lavoro della nostra rete di consulenti finanziari ci consentirà entro fine anno di consolidare l’attività di raccolta nei prodotti di economia reale, portando il peso della stessa sul totale delle masse gestite oltre l’8%.”

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