Vado su Netflix e mi guardo il consulente

Jackfly, il libro con il quale Nicola Scambia romanzò una accesa “guerra” giudiziaria che vide protagonista lui e la mandante cper cui lavorava, è pronto per un restyling. Ma la nuova veste di questo successo editoriale sarà nel formato più in voga di questi tempi, cioè la serie tv. L’idea di rendere la consulenza finanziaria a misura di Netflix non è nuova, ma sicuramente il taglio proposto da Scambia sarebbe originale. Scopriamo cosa bolle in pentola con un’intervista esclusiva allo stesso autore.

Che fine ha fatto l’annunciato film di Jackfly?

No, due anni fa ho ricevuto il responso negativo per realizzare un film per il cinema tratto dal romanzo così negli ultimi due anni ho riscritto la storia per realizzare una miniserie TV in 5 episodi.  Qualcosa di esagerato.

Quando hai riscritto Jackfly?

Durante il lock down costretto a rimanere chiuso in casa il sabato e domenica, ho predisposto un parco giochi ai miei figli con gonfiabili, scivoli e tanto altro. Così ho potuto scrivere con grande tranquillità.

Non credi che si sono già visti film del genere, viene in mente a tutti Wall Street, 1 Km da Wall Street o Diavoli ad esempio?

I film citati sono prodotti cinematografici che raccontano storie di delinquenti della finanza. Nei film citati difficile riconoscersi a meno che non sei un delinquente come i protagonisti.  JACKFLY racconta una storia vera di un uomo onesto che ha subito un’ingiustizia da parte di una banca e che vuole farla pagare all’amministratore delegato con armi non convenzionali creativi e legali. Nel film jackfly saranno in molti a riconoscersi, clienti, consulenti e dipendenti di banca.

Perché credi che questa volta la storia piacerà ai produttori cinematografici?

Gli sceneggiatori, alla lettura del trattamento per la miniserie mi hanno chiesto se davvero erano accadute le scene descritte forse per sincerarsi sull’integrità mentale del sottoscritto. In America JACKFLY sarebbe già un film, in Italia si preferisce realizzare Gomorra, film panettoni o peggio ancora. Qui a Milano, chi conosce il dialetto milanese potrebbe esclamargli: e muchala!

Perché credi sia importante realizzare la miniserie tv?

Sono convinto che il mondo finanziario sia popolato da una stragrande maggioranza di persone oneste e competenti e da una minoranza di persone poco raccomandabili.

Del resto, è quello che succede anche nella vita di tutti noi. Ci sarà sempre un minoranza di farabutti, ma per fortuna la maggioranza delle persone sono persone di buon senso e fondamentalmente oneste.

Quando la vedremo?

Bisognerebbe chiederlo al produttore che vuole realizzarlo. Oggi il mio tempo è dedicato a fare il mio lavoro e non mi interessa altro. Mi occuperò di JACKFLY appena inizieranno le riprese.

Jackfly ti ha fatto ricevere proposte di lavoro?

La più originale è stata da parte di una società con un grande amministratore delegato che si sarebbe impegnata a realizzare il film come il mio bonus di ingaggio. Ho dovuto respingere l’offerta perché non trovo gratificante finanziare il film con il mio bonus.

Pensi che Jackfly possa interessare anche qualche potenziale investitore?

Questo sicuro. JACKFLY sarà un progetto multimediale, una miniserie TV, un libro allegato, un collegamento riservato on line ad un educational-finanziario e l’invio di un portafoglio finanziario con indicazioni su strumenti finanziari. I 4 prodotti saranno nettamente distinti, libro e film saranno prodotti di pura fantasia, il collegamento on line un educational finanziario, il quarto un servizio di consulenza su cosa comprare e vendere sui mercati finanziari per guadagnare soldi.  Ci vorrà ancora qualche anno.

Sul fronte degli sponsor come pensi di muoverti?

In un momento in cui la comunicazione pubblicitaria classica conosce una crisi profonda di credibilità e quindi di penetrazione e di valore – gli sponsor hanno l’opportunità di legare il loro marchio a un’iniziativa di alto profilo – con una finalità pratica, “virtuosa”, che quindi rifletterà sul marchio dello sponsor proprio questi valori positivi. Il progetto JACKFLY è rivolto ad un target molto vasto: i clienti delle banche segmentati per esigenze specifiche e questo rende tutto potenzialmente interessante per le aziende sponsorizzatrici che hanno come target clienti di banca che siano retail, affluente e private. Questo garantisce un costo/contatto molto conveniente e quindi un investimento di assoluto pregio. La copertura mediatica del progetto sarà notevole, sia durante la produzione, sia prima, sia a produzione ultimata, sia dopo: oltre la visione in TV della miniserie ci sarà una distribuzione anche nelle librerie e nelle edicole di tutta Italia. Per chi vuole un assaggio della storia può passare dal desk CB POINT Milano all’IT Forum e conoscerà anche la protagonista del film che mi ha assicurato che sarà presente il 23 novembre a palazzo stelline a Milano.

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