Banche: ecco il “termometro della salute” degli istituti italiani

Selezionare il proprio istituto bancario di riferimento rappresenta una scelta importante. Per questo motivo, Altroconsumo ha realizzato un’inchiesta – disponibile sul nuovo numero della rivista dedicata al settore, Altroconsumo Finanza, che da questo dicembre prende il nome di Altroconsumo Investi volta a verificare la situazione attuale delle banche italiane.

Rispetto alla precedente analisi, effettuata nel mese di settembre, alla luce anche dei diversi dati pubblicati dagli istituti – come il bilancio 2020 o la semestrale – i risultati mostrano uno scenario finanziario stabile, che ha saputo resistere agli effetti della pandemia.

In questa inchiesta, Altroconsumo Investi è andato a verificare la situazione attuale delle banche della Penisola, calcolandone il grado di affidabilità (qui la metodologia seguita). Nei mesi intercorsi tra la rilevazione di settembre e oggi sono stati resi pubblici molti nuovi dati: per esempio, la totalità delle banche del campione preso in considerazione ha pubblicato il bilancio 2020, molti gruppi hanno reso noti i dati al 30 settembre 2021 diverse banche hanno pubblicato la semestrale.

I risultati: 63 istituti ottengono punteggi molto alti, solo tre ottengono una sola stella

Per quanto riguarda le banche che fanno parte della fascia medio alta (4-5 stelle), ovvero quegli istituti che mostrano dati di bilancio che li mettono relativamente al sicuro da forti scossoni, possiamo riscontrare una certa stabilità rispetto allo scorso settembre: sono sempre 63 gli istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio massimo.

A cambiare, però, è la composizione del campione: per esempio, a passare da 4 a 5 stelle sono Bcc di Canosa-Loconia, Cr di Ravenna (spa) e Cra Banca Campania Centro. Inoltre, è stata rilevata una lieve diminuzione tra quelle che avevano ottenuto un giudizio pari a 2 e 3 stelle. Le banche con un punteggio di solidità pari a 1 stella sono solo tre, due delle quali mostrano comunque risultati soddisfacenti.

Questi risultati sono stati confermati anche dai recenti dati resi noti dall’Eba (European banking authority): dopo quasi due anni di emergenza da pandemia, lo stato di salute delle banche italiane, negli ultimi mesi ha conosciuto un miglioramento. Dopo aver a lungo preoccupato l’Europa per l’alto livello di NPL , grazie alle misure prese negli anni per la loro riduzione, sembra che il sistema bancario italiano sia più “sano” rispetto al passato. Nel periodo compreso tra dicembre 2019 e giugno 2021 l’incidenza degli NPL nei bilanci delle banche italiane si è ridotta di quasi il 45%.

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