A spingere il listino c’è un comparto in particolare: quello dei titoli bancari. Ma quali istituti hanno realizzato i ritorni maggiori? E quali, invece, hanno generato meno guadagni per i propri investitori? Vediamolo insieme.
UniCredit guida il gruppo
Tra le banche italiane, la più performante a Piazza Affari nel 2021 è stata UniCredit che ha beneficiato dell’ottimismo verso il nuovo CEO Andrea Orcel. A spingere gli investitori sono statisoprattutto due fattori. In primo luogo l’ambizioso piano industriale che promette di erogare 16 miliardi di dividendi agli azionisti entro il 2024. In secondo luogo c’è quindi il no di Orcelal Governo che spingeva per l’operazione strategica con Mps, operazione che però presentava più di una perplessità a livello di capitale.
Al secondo posto tra i titoli bancari del FTSE Mib troviamo invece una banca non commerciale, bensì focalizzata sul mondo della consulenza patrimoniale. Stiamo parlando di Banca Generali. Il gioiellino del Gruppo Generali è ormai da anni costantemente tra le società quotate a maggior crescita. Basti pensare che da inizio anno ha regalato ai suoi investitori un ritorno totale del 49%, comprensivo del maxi dividendo cumulato per gli esercizi 2019-20 che ha portato in dote agli azionisti ben 2,7 euro ad azione. Somma alla quale si aggiungerà un ulteriore cedola da 0,60 euro che sarà corrisposta a febbraio 2022. Oltre a questi elementi, poi, gli investitori hanno guardato al titolo di Banca Generali per la sua capacità – unica sul mercato italiano – di crescere in maniera sostenibile cavalcando il trend degli investimenti Esg con una proposta in grado di associare gli obiettivi finanziari della clientela agli SDGs dell’Agenda ONU 2030. La fiducia intorno alla Banca private ha spinto in questo 2021 la capitalizzazione oltre i 5 miliardi e il mercato che ora attende con curiosità di conoscere gli obiettivi del piano industriale 2022-24 che sarà comunicato il prossimo febbraio.
L’ultimo gradino del podio è invece occupato da quel Banco BPM a cui ora tutti guardano per la creazione del terzo polo che potrebbe nascere da un accordo con Unipol. Forse anche per questo il titolo dell’istituto milanese è cresciuto del 48% in questo 2021.
Fineco fanalino di coda
Ai piedi del podio ci sono quindi due società che nel 2021 hanno saputo far fruttare al meglio gli investimenti dei propri azionisti. Stiamo parlando di Azimut e di Mediobanca. La creatura di Pietro Giuliani ha saputo cavalcare i mercati ottenendo utili record che hanno spinto la fiducia degli investitori. Fiducia ripagata con un total return del 43,90% YTD. Un dato leggermente superiore a quello di Mediobanca che si “ferma” a un eccellente +41,45%.
A chiudere la classifica ci sono quindi società che nel 2021 sono sicresciute, ma a ritmi inferiori. Nell’anno della scomparsa del suo fondatore Ennio Doris, Banca Mediolanum mette a segno una performance del 20,54%. Non lontane sono Bper (19,39%) e Intesa SanPaolo: la prima banca italiana si conferma operatore sistemico ma rende “solo” il 18,06% ai suoi investitori.
Ultimo posto invece per Fineco. Dopo un 2020 da record, la banca guidata da Alessandro Foti mette a segno una crescita sul FTSE Mib pari al +14,33%.
Piazza Affari: le migliori banche per total return
Ed ecco qui la classifica dei migliori titoli bancari del FTSE MIBper total return nel 2021.
# |
Titolo |
Total return (%) |
1 |
UNICREDIT SPA |
51,53 |
2 |
BANCA GENERALI SPA |
49,43 |
3 |
BANCO BPM SPA |
48,78 |
4 |
AZIMUT HOLDING SPA |
43,90 |
5 |
MEDIOBANCA SPA |
41,45 |
6 |
BANCA MEDIOLANUM |
20,54 |
7 |
BPER BANCA |
19,39 |
8 |
INTESA SANPAOLO |
18,06 |
9 |
FINECO |
14,33 |
Dati: Bloomberg a dicembre 2021