Banche: N26 pronta a entrare nel mondo delle criptovalute

N26, la banca online tedesca con 7 milioni di clienti in 24 Paesi, è pronta ad entrare nel mondo delle criptovalute. Il co-fondatore Max Tayenthal ammette il ritardo e che avrebbe dovuto dare la priorità all’espansione dei suoi servizi, come riportato da Cryptonomist.ch.

N26 e l’errore di sottovalutare le crypto

Secondo quanto riportato, il co-fondatore di N26, la fintech da 7,8 miliardi di euro, sembra stia rivalutando la strategia aziendale intrapresa che ha accantonato la scelta di inserire l’offerta di Bitcoin e criptovalute.

In pratica, Max Tayenthal conferma che l’espansione geografica di N26 col “mettere bandiere” in più paesi, piuttosto che dare priorità all’espansione dei suoi servizi come le crypto, non si è rivelata una strategia vincente.

N26 ha perso il boom delle criptovalute mentre si è affrettata ad essere globale troppo rapidamente. Una mossa che vede ora la fintech chiudere le sue operazioni negli Stati Uniti, dopo che già all’inizio del 2020 era uscita dal Regno Unito.

N26 e il progetto del trading di criptovalute nel 2022

A fronte dell’errore ammesso, N26 sembra voler rimediare in questo 2022 con un nuovo progetto che vedrà protagonista il trading di criptovalute e, successivamente, il brokeraggio di azioni.

Ancora non è stato rivelato niente nel dettaglio, tranne che Tayenthal si dice pronto a voler espandere da ora l’universo dei prodotti e servizi con N26.

Niente a che vedere con la sua competitor Revolut, con sede nel Regno Unito, che offre servizi bancari che già da tempo coinvolgono anche il cambio di criptovaluta e pagamenti peer-to-peer.

Già a fine settembre 2021, la fintech aveva annunciato il probabile lancio di un suo token nativo. Un progetto messo sotto approvazione da parte dei regolatori UK che ancora, dopo mesi, non ha ricevuto alcuna conferma ufficiale, ma neanche smentite.

I risultati dei certificati crypto sulla Borsa di Francoforte

La Borsa di Francoforte, o Börse Frankfurt, ha rivelato qualche giorno fa che in Germania, sede anche di N26, i certificati crypto ( o warrantssono i prodotti più scambiati, o tradati, nel 2021. 

Il loro volume di scambio ha superato i 18,4 miliardi di euro. Un qualcosa che rende i certificati crypto i prodotti ancora più popolari in Germania, nonostante il piccolo calo rispetto al 2020 che, invece, aveva registrato un volume di scambio di 21,1 miliardi di euro.

Deutsche Börse Group gestisce la Börse Frankfurt che è la Borsa più importante del Paese. Il suo interesse verso le crypto è esploso solo la scorsa estate con l’acquisizione della maggioranza delle azioni di Crypto Finance AG, la società svizzera che fornisce prodotti e servizi sulle criptovalute.

L’acquisizione si è poi conclusa solo lo scorso 15 dicembre 2021, con lo scopo di creare un ecosistema europeo regolamentato per l’investimento, il trading e il post-trading delle criptovalute. 

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