Allianz Bank FA, tutto il valore di una squadra

Tre anni alla guida di una banca-rete che è tra i big player della consulenza finanziaria in Italia. È il traguardo da poco tagliato da Paola Pietrafesa, ceo di Allianz Bank Financial Advisors, che in questa intervista a BLUERATING fa un bilancio della sua esperienza e racconta i piani di sviluppo futuri della banca.

Dottoressa Pietrafesa, com’è andato il suo primo triennio alla guida di Allianz Bank?
A livello globale sono stati tre anni di sfide senza precedenti. Chi come noi non si è fatto cogliere impreparato o ha saputo cogliere le opportunità nella crisi, come realizzare grandi innovazioni e rafforzare elementi chiave, ha ottenuto risultati molto positivi. Noi puntiamo molto ad avere la fiducia dei clienti e curiamo la reputazione della banca per supportare i nostri consulenti finanziari. La nostra rete di professionisti si è distinta sul mercato nella raccolta qualificata (gestito e unit-linked) e le nostre masse sono cresciute da circa 45,3 miliardi di euro (fine 2018) a 61,6 miliardi di euro (settembre 2021), superando in anticipo l’obiettivo del piano strategico presentato alla rete tre anni fa. Questi risultati, è bene sottolinearlo, sono stati raggiunti grazie al contributo fattivo di tutta la nostra rete, che la struttura manageriale ben rappresenta, a partire dai nostri area manager, che hanno collaborato con la sede sapendo creare una squadra davvero unica e vincente. Abbiamo spinto sulla digitalizzazione e personalizzato i servizi per i diversi segmenti di clientela, in particolare wealth, private e affluent. Abbiamo sviluppato Allianz Wealth Protection per imprenditori e pmi e lanciato il progetto Casa Allianz, un unicum sul mercato per educare i clienti a una corretta pianificazione finanziaria e di protezione dai rischi: gli italiani investono sul mercato per affrontare esigenze di protezione dai rischi che potrebbero essere invece gestite con prodotti assicurativi. Il nostro approccio, in Casa Allianz, è quello perciò di coprire prima i rischi assicurativi e soltanto dopo investire sul mercato, con l’animo più sereno perché proprio grazie agli strumenti di protezione non si mettono a repentaglio quelle che sono le priorità nella vita di ciascuno di noi.

Il 2021 si è appena concluso: per la financial advisory è stato un anno positivo mentre per l’economia mondiale è stato un anno pieno di incognite. Qual è il bilancio per Allianz Bank FA?
Gli eccezionali aiuti messi in atto dalle banche centrali e dagli stati a sostegno di famiglie e imprese hanno dato una forte spinta al risparmio gestito. In Allianz Bank abbiamo raccolto, e lo stiamo facendo tuttora, meno liquidità e più raccolta qualificata, confermando la nostra leadership in termini di distribuzione di prodotti di risparmio gestito e nel Vita. Il 2021 si è chiuso premiando la nostra solidità con un risultato straordinario: abbiamo raggiunto flussi netti di oltre 5 miliardi (un livello mai ottenuto prima) che rappresenta per noi un’incoraggiante spinta a fare sempre meglio in futuro. Oggi, oltre alla solidità del gruppo Allianz, con rating AA, e la forte riconoscibilità del brand a livello mondiale, ci distinguiamo per essere una delle poche realtà private in Italia in grado di fornire un risk assesment completo, non solo relativamente al rischio finanziario e assicurativo, ma soprattutto riguardanti le imprese, rispondendo così alle esigenze della clientela di alto valore.

Il nuovo anno è appena iniziato e il mese di gennaio è sempre l’occasione per fissare gli impegni dei mesi che ci aspettano. Quali sono i punti-chiave in termini di progetti per il 2022?
Riteniamo che l’offerta di consulenza finanziaria non possa prescindere dalla collaborazione con i nostri asset manager partner e un’ampia gamma di offerta, in particolare quelle di gruppo come Allianz Global Investors e Pimco, con i quali costruiamo soluzioni uniche e personalizzate per consentire ai nostri clienti di cogliere le strategie migliori. I nostri progetti chiave coinvolgeranno alcuni target specifici: il segmento corporate per il quale abbiamo sviluppato l’ecosistema wealth advanced in collaborazione con Deloitte e guidato dal wealth advisor Matteo Galeotti; la clientela femminile, che rappresenta a oggi circa il 35% del mercato servito dal private banking; il target affluent, ad alto potenziale di crescita nei prossimi anni; il mass retail, che serviremo attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali evolute; il cluster più giovane, sotto i 35 anni, attento ai temi della sostenibilità. Il nostro focus primario resta comunque, in considerazione della fascia di età, la clientela che predilige i canali tradizionali della consulenza. Inoltre, stanno già emergendo esigenze specifiche per soddisfare in particolare i Millennial. In futuro, saranno necessari modelli di servizio sempre più ibridi, dove aumenterà l’utilizzo dei supporti digitali e dell’intelligenza artificiale, mantenendo sempre centrale la figura del consulente professionista e la sua relazione con il cliente finale.

Ci sono categorie di prodotti o servizi su cui punterete di più nei prossimi anni?
Alla base delle nostre strategie c’è sempre la ricerca di un percorso di individuazione dei trend secolari con l’obiettivo di renderli investibili per i nostri clienti. Quindi architettura aperta, prodotti tematici, flessibili e alternativi alla liquidità, Esg e new trend, per navigare sinergicamente insieme alla nostra rete nel perseguimento di nuovi ambiziosi obiettivi. Il tutto completato da servizi unici per aiutare la pianificazione e l’entrata sui mercati finanziari nonché i migliori sistemi di informativa real time, curati da un team molto affiatato coordinato dal vice direttore generale e responsabile wealth management & marketing Carlo Balzarini. Selezioniamo le migliori opportunità del momento in un’ottica di investimento che deve sempre essere di medio e lungo periodo. Continueremo a investire nel nostro ecosistema unit linked Challenge Pro, con nuovi filoni tematici per cogliere i megatrend del futuro attraverso le soluzioni gestite dalle case più competenti e specializzate. Abbiamo anche un programma, unico sul mercato, per accompagnare i nostri clienti e i loro consulenti verso una pianificazione che tenga conto dei trend di longevità, formando la nostra rete di professionisti quali care advisor.

Quali sono i vostri programmi sul fronte dei reclutamenti e quali professionalità cercherete quest’anno sul mercato per potenziare la vostra rete?
Nel 2021, nonostante la pandemia, abbiamo accolto ben 143 nuovi professionisti, dopo avere inserito 120 consulenti nel 2020. Continueremo a fare leva sulla crescita esterna con un recruiting mirato verso figure top di consulenti, private banker e giovani professionisti, per arricchire il bagaglio di competenze al nostro interno e servire al meglio la clientela ad alto valore. I programmi e i processi di reclutamento sono coordinati centralmente dalla direzione commerciale guidata dal vicedirettore generale Mario Ruta. Tuttavia, ogni presidio locale, grazie ai nostri area manager, disegna percorsi di selezione costruiti su misura in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del territorio. Quanto al ricambio generazionale, il reclutamento di giovani professionisti e l’attenzione alla parità di genere rappresentano ingredienti indispensabili con cui Allianz Bank guarda con fiducia al futuro. A sostegno delle consulenti finanziarie donne abbiamo da poco sviluppato un articolato progetto di valorizzazione, perché siamo convinti che puntare sulla presenza femminile in tutti i ruoli, anche manageriali, possa portare maggiori vantaggi e ci posizioni, anche su questo fronte, leader sul mercato italiano.

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