Unicredit, si raffredda la pista russa

Nessuna offerta per Otkritie Bank.

L’interesse di UniCredit nei confronti della banca russa è già sfumato: troppo alti i rischi di sanzioni alla Russia, in un momento segnato dalla fortissima escalation di tensioni tra Mosca e Kiev.

Una situazione che avrebbe fatto desistere il colosso italiano dall’acquisizione dell’istituto, oggi detenuto al 100% dalla Banca Centrale Russa, della cui possibilità si discute dall’11 gennaio: voci che non hanno giovato al titolo di piazza Gae Aulenti, che dalla data dei primi rumours ha perso oltre l’8%.

Nessun commento ufficiale – al momento – sul tramonto del deal in seguito alla reazione negativa dei mercati, ma le motivazioni appaiono chiare: troppo elevati i pericoli in rapporto ai potenziali benefici per gli azionisti.

UniCredit ora attende i dati sul quarto trimestre, in arrivo venerdì: la perdita prevista si aggira sui 1,1 miliardi di euro, mentre l’utile atteso per l’esercizio concluso si attesta a 1,82 miliardi circa.

 

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