“Concludiamo un anno straordinario e con risultati record, che raccontano un percorso di crescita che ha generato valore e soprattutto ottimismo, alimentando la fiducia che i risparmiatori italiani hanno riposto nella consulenza finanziaria e che le nostre associate hanno saputo valorizzare anche in questi anni particolarmente complicati” ha dichiarato Paolo Molesini, presidente dell’associazione.
Risparmio gestito
La distribuzione diretta di quote di fondi comuni si traduce in volumi netti mensili pari a 2,1 miliardi di euro. Il bilancio annuale sugli Oicr, quindi, è pressoché raddoppiato rispetto al 2020 (+92,4%), risultando pari a 16,5 miliardi di euro; di questi, 15,5 miliardi sono destinati alle gestioni collettive aperte di diritto estero mentre 1,5 miliardi ai fondi di investimento alternativi chiusi a sostegno dell’economia reale. Le risorse nette mensili indirizzate sul comparto assicurativo/previdenziale ammontano a 1,9 miliardi di euro; il 2021 si chiude, così, con un risultato netto pari a 18,3 miliardi di euro (+64,1% vs 2020), per il 91,9% riconducibile alle unit linked (10,1 miliardi) e alle polizze multiramo (6,8 miliardi). Il saldo delle movimentazioni complessive effettuate, nel mese di dicembre, sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 1,3 miliardi di euro, determinando una valorizzazione annuale degli investimenti netti pari a 8,1 miliardi (+81,3% vs 2020).
I risultati mensili realizzati dalle Reti nell’ambito del risparmio gestito determinano un contributo, al sistema degli OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, per 4 miliardi di euro, risultando pari al 69,1% dei volumi totali dell’industria (5,8 miliardi); l’apporto da inizio anno sale, pertanto, a 39 miliardi e rappresenta il 60,2% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (64,8 miliardi).
Risparmio amministrato
Il bilancio mensile relativo agli strumenti finanziari amministrati è negativo per 402 milioni di euro; da inizio anno il risultato è comunque positivo per 2,3 miliardi seppure in netta contrazione rispetto al 2020 (-65,3%). Nell’anno le scelte di investimento hanno privilegiato i titoli azionari (3,1 miliardi) e gli exchange traded product (1,5 miliardi); risultati negativi sui titoli obbligazionari (-2 miliardi), sui titoli di Stato (-194 milioni) e sui certificate (-311 milioni). Le risorse nette confluite nel mese su conti correnti e depositi sono positive per 1,8 miliardi; nel 2021 la liquidità raccolta raggiunge livelli simili a quelli dell’anno precedente (12,1 miliardi; -2,9% vs 2020).
Società
A livello societario a dominare la scena è ancora una volta Fideuram. Il gruppo, guidato dall’ad Tommaso Corcos, mostra afflussi totali da inizio anno pari a 16.088.612,1 miliardi. Seconda posizione per il gruppo Finecobank con un totale di 9.869.364,8 miliardi, mentre il terzo gradino del podio è di Mediolanum con 7.846.308,0 miliardi. Concentrandoci sul mese di dicembre, ritroviamo i medesimi protagonisti del podio annuale, sebbene accompagnati da numeri differenti. Nel dettaglio, Fideuram porta a casa 1.725.313,1 miliardi, Finecobank 1.175.438,9 e Mediolanum 1.098.431,9